Atripalda, Spagnuolo a De Mita: Chi è causa del suo mal...

Il sindaco scrive: Come mai il Presidente non si chiede perché è stato abbandonato?

Atripalda.  

Che tristezza per un giovane quarantenne leggere gli interventi del Presidente De Mita e del nipote Giuseppe ad Atripalda in occasione della campagna elettorale!

Fino a qualche anno fa ero abituato a sentire il Presidente De Mita parlare di politica come strumento atto ad analizzare le problematiche dei cittadini e delle istituzioni e ad individuare le condizioni per risolverle.

Oggi la politica che sta insegnando Ciriaco De Mita si limita ad uno show cabarettistico forbito di offese e di calunnie, mentre i cittadini, proprio da tali luminari, avrebbero necessità di ricevere speranze ed indicazioni per uscire dalle difficoltà sociali ed economiche.

Come mai il Presidente De Mita, piuttosto che offendere i numerosi transfughi sparsi per tutta l’Irpinia (Sindaci, amministratori, dirigenti di aziende pubbliche, parlamentari e cittadini, una volta suoi sostenitori) non si chiede perché è stato da questi abbandonato?

Forse perché è consapevole che la causa è nella sua famiglia?

Come mai il Presidente non si occupa e preoccupa in questa campagna elettorale delle inefficienze, ad esempio, della sanità campana?

Forse perché molto è dipeso da sue scelte?

Come mai il Presidente proprio ad Atripalda, a proposito di scelte, non ha spiegato ai presenti ed ai consiglieri comunali le modalità di individuazioni del consigliere provinciale in seno all’UDC?

A proposito di trasformisti ed ambiziosi, ricordo all’onorevole Giuseppe De Mita che per essere trasformisti c’è bisogno di farsi riconoscere con un volto che si trasforma, quindi l’onorevole Giuseppe può stare tranquillo perché egli la faccia non l’ha mai messa, essendo un plurinominato (Provincia, Regione e Camere dei Deputati)!

Quanto alle ambizioni, gli ricordo che egli, dopo essere stato nominato Vice Governatore della Campania, con il nobile intento di rappresentare le istanze degli irpini e delle aree interne, preferì, con un atto scorretto e degno di un menefreghista, una più comoda poltrona (sempre da nominato) in Parlamento.

Avv. Paolo Spagnuolo

Sindaco di Atripalda (AV)