Ariano, consiglieri fumano come se nulla fosse in Municipio

Appello urgente a vigilare e sanzionare chi non rispetta la legge

La legge parla chiaro...

Ariano Irpino.  

"Fumare negli uffici e addirittura in un Municipio è assurdo". E' una scena che hanno notato e fortemente criticato in tanti ieri sera a Palazzo di Città. E' qualcosa di vergognoso che non dovrà più accadere in futuro.

Si è fumato, come se nulla fosse, nelle stanze, nei corridoi  e nei pressi dei bagni, durante la seduta del consiglio comunale di ieri sera ad Ariano Irpino, sotto gli occhi di decine di persone accorse per assistere alla seduta. E fatto ancora più grave che a fumare siano proprio alcuni consiglieri comunali. Ebbene si proprio loro, sia dall'uno, che dall'altro schieramento politico. 

La protesta di chi si è visto costretto a subire passivamente il fumo è comprensibile: "Se vi sentite nervosi, scendete a fumare in piazza."

Viene rivolto un invito alla Polizia Municipale e ai responsabili preposti all'osservanza del divieto di fumo a vigilare e a sanzionare chi non rispetta la legge. Per non parlare di chi fuma ogni giorno negli uffici sempre del Comune da Piazza Plebiscito a via Marconi. Ne sanno sicuramente qualcosa le addette alle pulizie. 

La legge parla chiaro: 

Il divieto di fumo trova applicazione in tutti i locali chiusi, pubblici e privati aperti ad utenti o al pubblico (tutti i luoghi di lavoro, bar, ristoranti, esercizi commerciali, circoli privati, discoteche, palestre, metropolitane, treni, taxi, sale gioco, cinema, teatri, scuole, ospedali, uffici della Pubblica Amministrazione, studi professionali ed uffici aperti unicamente ad utenza interna).

La sanzione amministrativa pecuniaria ( Con l'entrata in vigore dell'art. 1 comma 189 L. 311/04 (legge finanziaria 2005), le sanzioni amministrative per infrazioni al divieto di fumare sono aumentate del 10% ) stabilita per la trasgressione al divieto di fumo prevede, nel minimo la somma di € 27,50 e nel massimo € 275,00; essa raddoppia (da € 55,00 a € 550,00) nel caso in cui la violazione avvenga in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza ovvero davanti a lattanti o bambini fino a dodici anni.

Se la violazione è commessa dai soggetti responsabili della vigilanza sul rispetto del divieto di fumo, che quindi omettono di curare l'applicazione della legge, ad esempio la mancata esposizione dei cartelli indicanti il divieto e la mancata contestazione della violazione, la sanzione amministrativa pecuniaria va da un minimo di € 200,000 ad un massimo di € 2200,00.

Nelle strutture pubbliche le sanzioni possono essere elevate dai soggetti appositamente individuati dai dirigenti, con atto formale e incaricati di vigilare sull'osservanza del divieto o da personale dei Corpi di polizia amministrativa locale, guardie giurate espressamente adibite a tale servizio, e naturalmente da Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria nei limiti delle priorità delineate dalla Circolare 5 gennaio 2005.

Nei locali privati l'infrazione è comunque accertata dai soggetti pubblici ai quali viene segnalata (vigili urbani, guardie giurate, personale del Dipartimento di Prevenzione dell'A.S.L., ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria). Dal sito del Ministero dell'Interno.