Con un'operazione messa in atto dall’amministrazione comunale di Pratola Serra, senza alcun profilo di trasparenza ed in assenza di un reale fabbisogno, è stata approvata la costruzione di un Tempio di Cremazione.
L’ennesima "bomba ecologica" di cui la Valle del Sabato poteva sicuramente fare a meno; un'area già fortemente martoriata in termini di qualità dell’aria, con possibili conseguenze per la salute dei cittadini.
Il principale impatto ambientale di questo tipo di impianti riguarda proprio l’aria, visto che durante la cremazione nei forni si producono inquinanti atmosferici, in particolare: polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti. Possono aggiungersi, inoltre, emissioni di mercurio, zinco e diossine. Basti pensare che a Napoli, nel cimitero di Poggioreale, è in funzione un Tempio di Cremazione con soli tre forni, per una popolazione di un milione di abitanti. La struttura da costruire a Pratola Serra, nel cimitero della frazione San Michele, a poche decine di metri dal centro abitato anche di Pratola, è destinata ad essere una novità nell’hinterland Avellinese: potrebbe soddisfare le richieste dell'intero territorio regionale!
Ed è irragionevole che, con la sola delibera di consiglio comunale, senza interpellare la cittadinanza e le amministrazioni del circondario, si stia per concretizzare l’ennesimo “scempio” che, non solo mette a rischio la salute dei cittadini, ma va in netto contrasto con le iniziative di risanamento messe in atto dai vari comitati che, da anni, si battono per la tutela dell’ambiente della Valle del Sabato.
In Consiglio Comunale, oltre ad una documentazione carente ed incomprensibile, non è stato fornito alcuno studio sull’impatto ambientale dell’opera. Una verità però viene finalmente rivelata: è stato approvato un progetto e non un atto di indirizzo come hanno voluto far credere.
Una maggioranza consiliare caratterizzata da continue contraddizioni: mentre approvava la realizzazione dell’impianto di cremazione, al contempo annunciava il ricorso al Consiglio di Stato per impedire l’installazione dell’antenna Vodafone (sempre nella frazione S. Michele). Sulla questione, soli pochi mesi fa, il sindaco Aufiero, insieme a diversi cittadini della frazione, riceveva 2 condanne da parte del Tar di Salerno per aver richiesto la sospensione dei lavori dopo che l’amministrazione ne aveva permesso l’installazione senza opporsi in alcun modo.
Questo il risultato delle scelte scelerate dell’amministrazione Aufiero. Adesso si rischia la messa in funzione dell’antenna ed il Tempio per la Cremazione.
Come gruppo di opposizione ci siamo battuti in consiglio comunale e faremo il possibile per evitare che ciò avvenga. Abbiamo anche chiarito che la medesima questione è stata presentata al Consiglio Regionale della Campania, il quale non ha ancora adottato adeguati strumenti di pianificazione sul tema. Con un’interrogazione che bene espone i rischi di tali impianti, il Consigliere Regionale, l’avv. Zinzi, ha chiesto la sospensione ad horas di tutti i procedimenti in corso.
Argomenti che non hanno fatto alcuna breccia nelle certezze dei nostri amministratori, certezze non supportate da alcun documento scientifico e che lasceranno ai nostri figli l’eredità della loro scelta di civiltà consumata nel solito silenzio ... seguito dall’unanime alzata di mano."