Più che una portavoce della protesta, con i sui modi pacati e gentili la signora Grazia Pacia è parsa sin da subito come una saggia moderatrice. Una donna che ha compreso le preoccupazioni di altre donne e che ha mediato tra cittadinanza ed Istituzioni al fine di far emergere tutti gli aspetti salienti della vicenda. Quella del probabile arrivo a Moschiano di circa 40 profughi. Un'iniziativa partita lunedì mattina, quando fuori al Municipio del Vallo la signora Pacia è riuscita a placare gli animi esagitati della delegazione femminile, e che prosegue in queste ore con la raccolta di firme per chiedere alle forze dell'ordine, al sindaco ed anche al Prefetto, un incontro pubblico sul tema. Il confronto si terrà, presumibilmente, a metà della prossima settimana.
«Siamo state in Municipio solo per avere maggiori indicazioni dal sindaco - spiega Grazia Pacia - Oggi raccogliamo firme per lo stesso identico motivo. La nostra azione non è assolutamente mossa da razzismo. Anzi, siamo gia una comunita multietnica. Ci sono però elementi in questa storia che non ci convincono e sui quali vogliamo tenerci aggiornate. Quanto all'incontro di lunedì con il primo cittadino di Moschiano e le forze dell'ordine, posso dire che è stato cordiale e proficuo: abbiamo ricevuto le prime risposte e indicazioni riguardo la situazione».
Faro