di Gianni Vigoroso
"Sono entrato in quel rudere e ho avuto paura fino scappare". E' la testimonianza di Palmerino Tiso, proprietario di uno degli immobili abbandonati al proprio destino, da anni pericolanti lungo Corso Vittorio Emanuele. E' stato lui a lanciare l'allarme.
Sul posto per effettuare una verifica urgente sono giunti i Vigili del Fuoco da Grottaminarda, la Polizia Municipale e un funzionario dell'ufficio tecnico comunale. Dopo aver esaminato attentamente la situazione i caschi rossi hanno inibito alla struttura per motivi di sicurezza in attesa di ulteriori e più approfondite verifiche. L'ispezione ha riguardato anche un altro fabbricato adiacente, interessato a quanto pare solo da problemi di umidità. Nessuna lesione al solaio e alle pareti essendo stato già stato sottoposto ad interventi di messa in sicurezza negli anni scorsi così come intimati dal Comune.
Si tratta in pratica dei ruderi pericolanti esistenti dal terremoto del 1962 e sopravvissuti a quello dell'80, nel centro storico. Immobili sui quali più volte più volte il Comune ha intimato la messa in sicurezza o demolizione ai proprietari, in qualche caso, eredi degli eredi. Una situazione davvero assurda sulla quale non si riesce da anni a venirne a capo. E di crolli e pericoli ce ne sono stati diversi proprio lungo Corso Vittorio Emanuele.
Solai sorretti da cristi, crepe, catapecchie scoperchiate, lamiere pericolanti. Non si contano negli anni gi interventi da parte dei Vigili del Fuoco. L'inverno scorso il forte vento aveva spazzato via alcune lamiere da un deposito abbandonato nel vicino Rione San Rocco. Fortunatamente senza conseguenze gravi. Qualche anno prima un'anziana donna si salvò per miracolo da un altro crollo.
E' giunto il momento di avviare un censimento serio in tutto il centro storico e laddove necessario, adottare le maniere forti, sostituendosi anche ai privati inadempienti, prima che davvero ci possa scappare il morto.