No al pozzo di Saure. La Pro Loco: restiamo uniti

Caposele, la protesta in difesa della zona

Caposele.  

Riceviamo e pubblichiamo

Nei giorni scorsi, sulle pagine della stampa locale, è stata pubblicata una nuova intervista al Commissario di Governo per la realizzazione della Galleria Pavoncelli Bis, Roberto Sabatelli, nella quale si parla dell’andamento dei lavori e, in particolare, Sabatelli chiarisce la sua posizione circa la realizzazione del Pozzo A, in località Saure. Ribadisce che i lavori stanno continuando seguendo il progetto iniziale, ma che è ancora disponibile a ridiscutere degli interventi di mitigazione ambientale/paesaggistica.

La Proloco ha fatto parte del Comitato Civico per la difesa della zona Saure fino all’ultimo incontro (quello deciso insieme e richiesto nel documento unitario protocollato) avuto proprio con Amministrazione Comunale e poi col Commissario di Governo, svoltosi presso la sede comunale, a cui la Proloco decise di andare e partecipare, mentre la restante parte del Comitato decise, e senza dare troppe spiegazioni, di non farlo.

Alla luce dello spirito che ha unito, alla nascita, le varie anime del Comitato ed alla luce delle dichiarazioni di Sabatelli, la Proloco, nella persona del presidente Concetta Mattia e del Direttivo, vuole chiedere al Comitato Civico per la difesa della zona Saure, di rivalutare la propria posizione circa la proposta di mitigazione degli impatti ambientali/paesaggistici prodotti dal capannone di copertura del Pozzo A nell’area Saure. Questo, vista la disponibilità del Commissario di Governo, che pare ancora perduri, alla realizzazione aggiuntiva a quella prevista in progetto, degli stessi interventi mitigativi.

Del resto, la realizzazione dell’opera contestata, sta continuando e potrà continuare in quanto il progetto è dotato di tutte le autorizzazioni necessarie. Come Comitato, bisogna ammettere che non è stato possibile invertire nessuna tendenza rispetto a questo iter, e lo stesso Comitato, di cui fanno parte anche tecnici con tutte le competenze del caso, non può far finta di ignorare che, per almeno due Leggi dello Stato (con D.P.C.M. in data 6.11.2009 e successivo del 17.12.2010 di proroga è stato dichiarato lo stato di emergenza nel territorio delle Regioni Campania e Puglia in relazione alla vulnerabilità sismica della galleria Pavoncelli e con O.P.C.M. del 12.03.2010 n°3858 sono state conferite allo stesso Commissario Straordinario anche le funzioni di Commissario Delegato per far fronte a tale emergenza) l’approvazione dell’intero progetto della Pavoncelli bis, costituisce variante a tutti gli strumenti urbanistici, anche al PUC (ovvero che la stessa approvazione del progetto da parte della Struttura Commissariale, laddove mancasse la compatibilità urbanistica, la conferisce). Inoltre, il progetto è stato verificato essere anche compatibile con il PAI dell’Autorità di Bacino Campania Sud, visto che per questo tipo di opere le Norme di Attuazione dello stesso PAI (art. 39) consentono la realizzazione in deroga.

Si rammenta che a molti dei componenti del comitato la questione della copertura del Pozzo A è nota fin dagli anni novanta. Infatti, il Comune di Caposele, con Delibera di Consiglio Comunale n. 58 del 1996, approvò il progetto di realizzazione del Pozzo A e relativa copertura: durante tale Consiglio Comunale intervenne, su specifica richiesta del Sindaco dell’epoca, anche un ingegnere dell’EAAP che spiegò le motivazioni dell’ubicazione dello stesso Pozzo A. In quella sede il progetto, nella sua interezza e all’unanimità dei presenti, solo con alcune note della minoranza consiliare che attenzionavano su altezze fuori terra, fu approvato.

Riteniamo pertanto che le condizioni attuali, tutto considerato, siano quelle di doversi pronunciare e “scegliere” tra una struttura industriale sterile e decontestualizzata e una struttura industriale inserita adeguatamente nel contesto della zona Saure attraverso tutti gli interventi che possono mitigare il suo impatto paesaggistico.

Per quanto ci riguarda, preferiamo e crediamo che l’opzione più concreta per difendere oggi quella zona, come abbiamo ribadito anche alle riunioni del Comitato, sia la seconda opzione: mitigare il più possibile ambientalmente e paesaggisticamente il nuovo inserimento nel contesto.

La nostra richiesta al Comitato, pertanto, è quella di evitare inutili contrapposizioni muro contro muro, il cui risultato, visto che stiamo cercando di trattare con un Commissario di Governo, Governo il cui indirizzo politico è a favore della realizzazione delle grandi opere, sta portando e porterà solo alla realizzazione del capannone, come previsto in progetto, e con interventi di mitigazione ambientale/paesaggistica quasi nulli.

Ci preme anche chiarire che la realizzazione degli ulteriori interventi di mitigazione, proprio perché trattasi di ampliamenti e/o modificazioni di quelli già previsti in progetto, verrà progettata, come tale, dalla Struttura Commissariale e rientrerà tra gli interventi a realizzarsi di cui è incaricata l’attuale direzione lavori, quindi – come pure era stato paventato - nessun nuovo incarico verrà affidato, pertanto, non ci sarà un incremento di costi se non di quelli legati esclusivamente al miglioramento dell’impatto paesaggistico della zona Saure, la quale necessiterebbe di altri interventi su strutture e “brutture” (anche private) persistenti e da molto tempo, aspetto che non si evidenzia quasi mai quando si comunica all’esterno la vicenda.

Se davvero si vuole agire nell’interesse della Comunità di Caposele e di quella zona, crediamo che in questa fase, e in questo caso specifico, sia concreto farlo puntando sull’alternativa possibile rappresentata dal miglioramento delle opere di mitigazione ambientale/paesaggistica.

Ben vengano manifestazioni e incontri pubblici che pure avevamo da tempo proposto in seno al comitato e agli altri enti preposti, ma auspichiamo che siano, soprattutto, di confronto, che facciano chiarezza e non divulgazione di una sola opinione/versione dell’accaduto, verso i cittadini che devono, secondo noi, essere ancora correttamente sensibilizzati su questa questione specifica, per poter esprimere correttamente un giudizio, che non dovrà certo rimanere limitato nei confini di un Comitato o di qualche suo pezzo, ma deve più correttamente, diventare patrimonio di tutta la nostra comunità. Ancor più, se veramente vogliamo che la cittadinanza di Caposele sia partecipe e responsabile anche di tutte le altre attività di valorizzazione e protezione ambientale necessarie al suo territorio.

Insieme si riuscirà meglio a far sentire la nostra voce, a prendere decisioni ponderate, ed essendo più informati e responsabilizzati, anche a farle rispettare perché il territorio è un bene comune e tutti dobbiamo sentire il dovere civico di difenderlo, curarlo, rispettarlo e valorizzarlo, ognuno per le sue competenze e capacità.

Auspicando un futuro concretamente collaborativo e di confronto tra le varie opinioni che si possono e devono avere sulle cose, auguriamo un buon operato a tutti e restiamo in attesa di un riscontro a questa nostra sollecitazione.

 

Il Presidente

e il Direttivo della Proloco Caposele