Caposele. Il Pd prende le distanze dall'esecutivo Farina

Durissime le parole del segretario Armando Sturchio: "L'approvazione del bilancio è a rischio"

Caposele.  

L’approvazione del bilancio previsto nel prossimo consiglio comunale potrebbe essere decisivo per la tenuta dell’amministrazione Farina. L’assemblea promossa dal circolo del Partito Democratico cittadino ha messo in luce un elenco fitto di criticità dell’esecutivo di governo, annunciando piena autonomia decisionale del partito rispetto al ruolo di supporter confermato tre anni fa. Durissime e lapidarie le parole pronunciate dal segretario Armando Sturchio, che ha invitato il vice sindaco Donato Cifrodelli, espressione del partito in giunta, ad “uscire allo scoperto” e a pronunciarsi sulla possibilità di garantire o meno il sostegno all’amministrazione. “E’ assolutamente doveroso che lo esprima chiaramente senza essere messo con le spalle al muro dal resto del partito” ha dichiarato Sturchio, che ha evidenziato nel contempo la “distanza tra gli impegni programmatici assunti in campagna elettorale e i risultati e gli esiti raggiunti in tante vicende che hanno segnato la vita amministrativa in questi due anni”.

Fra i grandi temi che hanno interessato il circolo in questi mesi, e che non ha trovato riscontro nella maggioranza, Sturchio cita le Unioni dei Comuni, le decisioni sugli Ato rifiuti, gli enti sovracomunali (comunità montate, servizi sociali), il rapporto con l’Aqp e con il commissario straordinario Sabatelli, oltre al progetto pilota ed alla Città dell’Alta Irpinia.

“Secondo i nostri studi ed i nostri calcoli, continuando così come questi due anni, tra breve non avremo nemmeno i soldi per la gestione ordinaria della rete idrica che, maledettamente, ci siamo presi in gestione. Possiamo parlarne? Possiamo confrontare i dati e trovare insieme una soluzione semmai muovendoci anche come partito per chiedere una revisione delle tariffe? Possiamo sapere quali sono i programmi per portare dagli esagerati 100 ai comunque troppi 50 l/s , i consumi del nostro paese? Possiamo fare un tagliando della situazione a quasi tre anni dalla firma della convenzione? E’ questo che stiamo chiedendo da mesi trovando un muro di gomma dall’altra parte”.

Le dimissioni da assessore di Salvatore Conforti hanno segnato la prima scossa all’interno della compagine già lo scorso anno. “Nel frattempo notiamo l’assenza in Consiglio comunale e nelle riunioni di maggioranza del consigliere Cetrulo. Quest’ultimo non farà mai un atto politico dell’accaduto ma segnala certamente uno sfaldamento del gruppo”. Poi l’assegnazione di gran parte delle deleghe “che contano” a Salvatore Malanga, assessore ai lavori pubblici. Conforti abbandona la maggioranza e annuncia la costituzione di un gruppo autonomo. La maggioranza si frantuma e Farina perde il controllo.

Le pressioni esterne di circoli e cittadini chiedono l’azzeramento delle deleghe, ma non basta. La vicenda di Saure e il braccio di ferro annunciato con la struttura commissariale di Governo per la copertura del pozzo della galleria Rosalba esaspera gli animi. Allora tutti in silenzio stampa per stemperare gli animi. Ma il problema resta e il Pd lancia uno scatto di “puro realismo”: è giunta l’ora delle scelte.

Se Cifrodelli e Cetrulo dovessero prendere posizione, l’esecutivo non avrebbe i numeri per sopravvivere. Cifrodelli resta un uomo di partito, che ha espresso opinioni chiarissime sulle colonne di Ottopagine, condividendo l’aut aut lanciato a Farina sull’azzeramento delle deleghe. Pietro Cetrulo però non si è ancora espresso, e potrebbe diventare l’ago della bilancia.

Elisa Forte