Depurazione, Vignola: "Cogei e Regione irresponsabili"

Il sindaco di Solofra chiede una risoluzione rapida della vicenda che mette a rischio il territori

Solofra.  

E' stato convocato per il ventidue aprile in Prefettura ad Avellino il tavolo di discussione sul caso depurazione. Lo scorso tre aprile la Cogei ha indirizzato una nota alla Regione Campania lamentando il pagamento di quanto dovuto da palazzo S. Lucia rispetto alla gestione del complesso depurativo Alto Sarno. I lavoratori del complesso depurativo non hanno percepito lo stipendio relativo al mese di marzo. Non solo. Proprio per i crediti accumulati la Cogei, in caso di mancati pagamenti, ha annunciato la decisione di lasciare la gestione dell'impianto di depurazione. De qui dunque il tavolo in Prefettura sollecitato dalle organizzazioni sindacali. Intanto il primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, ha indirizzato una missiva alla Regione, alla struttura tecnica di missione per il comparto acqua oltre che alla stessa Cogei ed al Prefetto. Una lettera nella quale Vignola ha espresso viva preoccupazione per il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori. "Preoccupazione che diventa allarme in riferimento alla possibilità che il processo di depurazione possa subire ritardi o disservizi". Una eventualità che non solo provocherebbe delle ricadute negative sul comparto conciario solofrano ma che avrebbe altresì "una irreparabile conseguenza sulla qualità dell'ambiente e sulla salute dei cittadini". Da qui dunque l'invito a tutti i soggetti coinvolti nella vertenza a trovare degli strumenti, in tempi brevissimi, per superare la crisi in atto. "Se così non sarà, continua Vignola, sarà chiara l'irresponsabilità della politica della Regione Campania ma anche l'incapacità della Cogei di essere all'altezza di gestire un servizio che non è un servizio qualunque ma è piuttosto una attività di rilievo sociale, economico ed ambientale. Non è comprensibile nè ammissibile che dal conflitto fra il soggetto affidante ed il soggetto affidatario e dalla loro incapacità a svolgere il proprio ruolo derivino degli effetti negativi sul nostro territorio e sulle nostre popolazioni".

Giuseppe Aufiero