A distanza di sei anni dalla dichiarazione del dissesto finanziario, con le conseguenze che questo comporta in particolare per i cittadini, il consiglio comunale di Volturara, su proposta dell’attuale amministrazione, ha deliberato ieri l’abbassamento al minimo delle imposte: l’Imu è stata portata al minimo, dal 10,6 al 7,6%, così come la tasi che va all’1 per mille; l’addizionale Irpef è stata ridotta di un punto, passando dall’8 per mille al 7. Una decisione che il Sindaco, l’avvocato Marino Sarno, non esita a definire “straordinaria" e "il coronamento di un lavoro di risanamento che – ha dichiarato a margine dei lavori - ha visto coinvolti non solo gli amministratori, ma anche buona parte dei funzionari e dei dipendenti del Comune”.
“Quando ci siamo insediati nel 2011 – ha spiegato il primo cittadino – ci siamo trovati con ben 4 milioni e mezzo di debiti e con l’obbligo di dichiarare il dissesto finanziario. Una decisione che, pur essendo addebitabile a chi ci aveva preceduto nell’amministrazione del Comune, è stata comunque dolorosissima, soprattutto per le conseguenze che questa comporta nei confronti dei cittadini.”
“Nel corso di questi ultimi anni - ha proseguito Sarno - abbiamo lavorato alacremente per risanare i conti, senza mai perdere di vista la necessità di assicurare servizi efficienti ai nostri concittadini. Un impegno certosino che ha visto insieme non solo la maggioranza attuale, ma anche tutti coloro che negli anni mi hanno sostenuto nell’iniziativa politica ed amministrativa. Un grazie sincero al responsabile del settore finanziario, il ragioniere Cieri, e a quei funzionari e dipendenti, non tutti per la verità, che hanno condiviso con noi lo sforzo per risollevare il comune di Volturara dalla crisi finanziaria nella quale era precipitato. C’è stata una sinergia tra noi della quale sono davvero orgoglioso.”
“Senza voler enfatizzare quello di oggi è un risultato davvero memorabile, soprattutto se lo si valuta nel contesto delle enormi difficoltà che i comuni sono chiamati ad affrontare per via della crisi economica e per il progressivo taglio dei trasferimenti che abbiamo registrato negli ultimi anni. Ora – conclude Sarno – ci sono i presupposti per continuare il lavoro intrapreso 6 anni fa e per assicurare ai volturaresi un futuro con minori difficoltà e una qualità delle vita sempre migliore.”
Redazione Av