Il sottofondo musicale, le preghiere dei fedeli e – soprattutto – gli scoppi degli archibugieri. La Pasqua rotondese è stata contraddistinta, come da tradizione, dalla processione in onore di Maria Santissima della Stella. Il giorno in cui si festeggia la Resurrezione del Signore, la splendida statua della Madonna che dimora nel Santuario che domina dall'alto tutta la Valle, torna in paese. Una tradizione che si rinnova da sempre e che anche quest'anno ha richiamato centinaia di fedeli. L'effigie della madre di Gesù è stata portata in processione attraverso sentieri di montagna e strade del paese. Accompagnata dalla banda musicale, dai portantini che si sono avvicendati nel sostenere sulle proprie spalle il peso della statua, dagli amministratori e dai fucilieri.
I colpi che rievocano la difesa della Madonna dagli avellani che provarono a rubarla, messi in fuga proprio dagli spari, sono ormai parte integrante e sostanziale della manifestazione che mescola storia, tradizione e fede. Il parroco, don Angelo Gallo, ha officiato la funzione religiosa. Il corteo si è poi snodato lungo le strade del centro. E neanche la pioggia, caduta per fortuna solo verso la fine, ha impedito ai rotondesi di partecipare in massa all’appuntamento di pasqua. La comunità caudina ha potuto così scortare la sua protettrice, simbolo di una tradizione che è parte integrante dell’identità di Rotondi.
di Giovanbattista Lanzilli