FOTO | Il Natale e i nonni. I bimbi del Peter Pan alla ribalta

Dolcezza ed allegria la fanno da padrone durante lo spettacolo natalizio della scuola dell'infanzia

Lauro.  

Famiglia, amicizia e solidarietà. Ma soprattutto il recupero della ritualità di alcuni eventi, raccontati attraverso la fondamentale figura dei nonni, che, purtroppo, sembrano passare in secondo piano in una società sempre più caratterizzata dall’io, e meno propensa a ritornare al “noi”.

Un progetto formativo, fondato principalmente sul gioco, per decodificare i simboli dell’Avvento e del Natale. Protagonisti i piccoli allievi della scuola paritaria dell’infanzia “Peter Pan” che, sotto la sapiente guida delle loro brave e pazienti insegnanti (Elvira, Pina, Abbondanza, Titty e Carmen), hanno riempito di gioia, spensieratezza e calore, il freddo auditorium del Complesso “San Filippo Neri” di Lauro, per l’occasione gremito in ogni spazio da genitori, zii e nonni accorsi in massa dal Vallo intero per sostenere ed applaudire i propri piccoli beniamini, impegnati nella tradizionale “Recita di Natale”.

Una serata piacevole e frizzante grazie alla verve dei “veterani” dell’ultimo anno che si sono brillantemente cimentati nell’arte della recitazione. Gradevole, tenera e deliziosa, invece, nei momenti in cui le storie venivano “spezzate” dai balletti delle più piccine che, con fare simpatico, seguivano i movimenti che dalle quinte suggerivano i maestri della Chico Latino Dance, Michele e Filly.

La dolcezza e la naturalezza degli infanti, che ovviamente balzava agli occhi, non può trarre in inganno facendo passare in secondo piano l’importante e certosino lavoro preparatorio – oltre un mese di prove e sacrifici da parte di tutti: maestre, figlie e mamme – e gli obiettivi che la scuola ha inteso raggiungere attraverso quello che – a nostro modo di vedere - rappresenta un apprezzabile progetto educativo, piuttosto che un semplice spettacolo di fine anno. Un progetto con il quale si è inteso sollecitare sul piano relazionale l’abitudine all’ascolto, alla collaborazione e alla comprensione dell’altro che si ha di fronte. Senza tralasciare la scoperta e il rispetto delle differenze dell’identità di ciascuno. Obiettivi abbondantemente raggiunti. Bravi a tutti.