"La Procura di Avellino ha chiesto il rinvio a Giudizio per il sindaco di Pratola Serra Antonio Aufiero ed altri cinque, tra cui persone facenti parte dell’attuale giunta e la stessa Segretaria comunale. Probabilmente le memorie presentate a giugno a seguito della chiusura delle indagini non hanno convinto i Magistrati inquirenti. Ricordiamo che venivano contestati a vario titolo i seguenti reati: Peculato, Indebita Percezione di Erogazioni a Danno dello Stato, Falsità Ideologica, Falsità Materiale, Abuso d’Ufficio, Favoreggiamento personale ed altro. Oltre alla gestione dei pacchi alimentari avvenuta in periodo elettorale, veniva contestata anche una cena pagata a spese del Comune, argomento già trattato nell’ultimo consiglio comunale nel quale riportavamo dichiarazioni gravissime rilasciate ai Carabinieri, dalle quali emergeva una situazione a dir poco confusa. Ricordiamo soltanto le affermazioni di una borsista che non solo negava di aver partecipato a detta cena, ma dichiarava di essere stata finanche avvicinata dal sindaco Aufiero per ben due volte affinché mentisse davanti agli stessi Carabinieri" inizia così la nota a firma dei consiglieri Galdo e Guarciariello del gruppo consiliare "Noi per Pratola Serra".
Avremo modo di portare all’attenzione fatti altrettanto gravi, riguardanti altri argomenti che al momento pare non siano stati contestati. Oggi ci limitiamo alla questione pacchi alimentari, i quali ricevuti con modalità poco trasparenti, venivano distribuiti senza alcun bando pubblico. Il sindaco affermava che detta selezione faceva riferimento ad un’analisi condotta da un’Assistente Sociale la quale, interrogata dai Carabinieri, nega di aver svolto tale operazione dichiarando: 'Non esiste alcuna analisi da me svolta sul territorio comunale di Pratola Serra relativamente all’individuazione di persone e/o famiglie indigenti..'…'non esistono relazioni a mia firma relative alla suddetta analisi' Anche in questo caso le dichiarazioni rilasciate ai Carabinieri sono gravissime. E come se non bastasse, oltre ai 500 pacchi alimentari richiesti alla Caritas Diocesana di Aversa, si procedette ad acquistarne altri a spese dell’Ente Comune presso supermercati della zona per ulteriori circa 6mila euro. Riguardo queste ulteriori derrate, il proprietario stesso di uno dei supermercati dichiara ai Carabinieri: 'tra i mesi di gennaio e marzo, si presentavano …svariate persone del Comune di Pratola Serra, munite di un foglio di carta semplice con sopra annotato l’importo da spendere….' , 'il Comune non mi ha mai consegnato un elenco di persone beneficiarie della consegna di alimenti. Io non ero neanche a conoscenza chi fossero tali persone. Ne prendevo atto nel momento in cui si presentavano presso l’esercizio commerciale e mi consegnavano la carta con sopra la somma da spendere e il timbro del Comune di Pratola Serra'.
Cioè, su foglio bianco con timbro del Comune, il sindaco annotava la somma da spendere. Ed è bene ricordare, come dichiarato, che tutto questo accadeva in periodo elettorale. Riportiamo infatti quanto dichiara un beneficiario escusso dai Carabinieri: 'Posso solo rispondere che il sindaco Aufiero Antonio e anche altre persone vicino a lui che non ricordo, prima e durante il periodo elettorale mi diceva sempre che dovevo votare la sua lista elettorale perché mi avrebbe aiutato consegnandomi sempre pacchi alimentari e anche contributi economici.'….'Ricordo che l’ultimo pacco alimentare l’ho ricevuto durante il periodo elettorale per le elezioni amministrative del Comune di Pratola Serra'….'Da quando è stato rieletto il Sindaco Aufiero Antonio vivo esclusivamente con la mia misera pensione. Il comune non mi dato più nulla e nessun tipo di aiuto, come invece mi avevano promesso durante la campagna elettorale.' Non pensiamo si debba aggiungere altro a tali dichiarazioni, e ricordiamo che ve ne sono altre e altrettanto gravi. Ma è opportuno evidenziare alcuni passaggi della relazione conclusiva dell’indagine condotta dai Carabinieri incaricati dalla Procura: 'In base alle indagini svolte, si ipotizza un’attività continuativa di natura illecita, finalizzata all’ottenimento del consenso elettorale.'…'Infine, vi è da dire, che tale attività si è svolta, come dichiarato nel verbale, durante il periodo elettorale, proprio presso l’esercizio commerciale di …una candidata nella lista elettorale del sindaco Aufiero Antonio, cosa alquanto anomala, durante il periodo elettorale.' Tale conclusione della P.G. veniva confermata anche dal CTU (Consulente Tecnico D’Ufficio) nominato dalla Procura di Avellino per far luce sui fatti, il quale, oltre a ravvisare diverse violazioni di disposizioni di Leggi conclude scrivendo:
'L’attività consisteva nella consegna sia di pacchi alimentari acquistati con risorse comunali che ricevute dalla Caritas Diocesana di Aversa ed attribuiti a soggetti individuati dal sindaco Antonio Aufiero con il fine di ottenere il voto in cambio alle elezioni comunali.. ' A questo punto, senza aggiungere o attendere altro, il sindaco Aufiero e tutti gli interessati nelle vicende descritte, rimettano il proprio mandato nel rispetto dei cittadini, della trasparenza, coerenza, moralità e buona politica più volte decantata citando Calamandrei".
Redazione