I cento anni della Biblioteca Provinciale di Avelino con l'inaugurazione della mostra "Il giardino di Candido" e con il dibattito sul tema "La lezione di De Sanctis nel Mezzogiorno contemporaneo": evento curato dal professore Toni Iermano, moderato dal direttore di OttoChannel Pierluigi Melillo, e a cui hanno preso parte il professore Ottavio Di Grazia, la consigliera provinciale Emanuela Pericolo e il presidente di Sistema Irpinia Gerardo Capozza. "La Biblioteca è un po' come l'autobiografia di questa Provincia. - ha spiegato Iermano, Ordinario di Letteratura Italiana all'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale - Ha avuto una grande storia. Non c'è stato studioso o studente che non sia passato tra le sue sale, che non abbia avuto l'opportunità di formarsi, non solo culturalmente, ma anche moralmente. Una Biblioteca come questa resta un grande avamposto di civiltà in una realtà molto contraddittoria, ricca di ambiguità. Questa Biblioteca conserva la sua conoscenza che resta unita ai valori umani, alla capacità delle persone di condividere".
"Ha un grande destino anche nel tempo dell'intelligenza artificiale"
Uno spazio non riservato a un'elite e soprattutto legato ai giovani: "Ci si chiede oggi che destino abbia una Biblioteca nel tempo dell'intelligenza artificiale e dei motori di ricerca. Ha un grande destino. - ha aggiunto Iermano - In fondo, la Biblioteca resta un luogo di scoperta, socializzazione, di relazioni umane, di condivisione di saperi".