A Frigento i "racconti del grano nel vento"

La mostra curata dalla Soprintendenza ed il comune irpino

Frigento.  

Sabato 8 agosto sarà inaugurata la mostra archeologica “A Frigento racconti del grano nel vento” realizzata negli spazi di Palazzo De Leo di Frigento grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia della Campania e il Comune di Frigento. L’esposizione intende ripercorrere le tappe fondamentali delle vicende storiche del centro irpino di Frigento, da sempre caratterizzato da una posizione dominante sulla valle dell’Ufita, un’area a forte vocazione agricola. Pur non essendo noto il nome dell’insediamento antico, il centro frigentino ha origini antichissime come dimostrano le numerose attestazioni risalenti già al Paleolitico. In età sannitica Frigento doveva probabilmente far parte di un “pagus”, vale a dire un distretto rurale a controllo della valle d’Ansanto, l’area in cui sorgeva il santuario federale degli Irpini dedicato alla dea Mefite, protettrice della terra e regina degli Inferi; in età romana Frigento divenne sede di un municipium duovirale, una comunità cittadina assoggettata a Roma e amministrata da due magistrati, la cui importanza è avvalorata dal passaggio in questa zona della regina viarum, la via Appia. Notevoli le testimonianze di questo periodo: le cisterne di età repubblicana, gli ambienti residenziali soprastanti, l’edificio termale sotto via San Pietro ma soprattutto una grande quantità di epigrafi ed elementi architettonici. In età imperiale Frigento confluì nei territori assegnati alla colonia di Aeclanum, l’odierna Mirabella Eclano: qui in età tardo-antica si istituì la diocesi di Quintodecimo, che poi nell’XI secolo fu trasferita nella stessa Frigento.

Il percorso espositivo della mostra, grazie al suggestivo supporto di materiale audiovisivo, si articola sviluppando due grandi tematiche legate alla storia di Frigento: il grano e la vocazione agricola del territorio e la considerevole quantità di iscrizioni di epoca romana rinvenute nella zona. “La narrazione proposta dalla Soprintendenza rende onore alla storia del nostro centro” afferma il sindaco Onorevole Luigi Famiglietti. “Queste iniziative, oltre al prezioso contributo storico, valorizzano l’intera area, con le sue tradizioni e le bellezze naturali; tutti i siti archeologici e il patrimonio costruito - conclude Famiglietti - sono da sempre obiettivi al centro dell’azione della nostra Amministrazione”. “L’attività messa in essere per raccontare l’archeologia di Frigento - sottolinea il Soprintendente Adele Campanelli - è un esempio di quanto le Soprintendenze possano fare per contribuire a rafforzare il sentimento di appartenenza delle comunità, soprattutto quello di coloro che abitano questi bellissimi territori poco conosciuti della Campania interna”. 

Redazione