‘La magia della vita, il mistero della morte. Vita e morte, due termini opposti: l’inizio e la fine. Ma, è proprio così? E’ su questa domanda, antica quanto l’uomo, che Michela Marano riflette nell’opera Dialoghi sotterranei. L’autrice non disserta sul piano filosofico o religioso sull’aldilà, ma, magistralmente, con uno stile semplice, asciutto, essenziale, senza retorica, parla ai cuori e li commuove. Michela Marano presenta, attraverso “tranche de vie" episodi di vita vissuta con le piccole e grandi gioie, con i tanti problemi, con il dolore e le sofferenze che accompagnano l’uomo nel suo cammino terreno.’
Questa è parte di una recensione all’opera Dialoghi sotterranei che venerdì 19 novembre, presso la Sala Zuccari – Senato della Repubblica a Roma, riceverà il premio “Tulliola” per la sezione narrativa.
"Quando si affronta il tema della morte, spesso lo si fa con vergogna o eccessivo pudore. Chi ama la vita e la vive intensamente, inseguendo i propri sogni, non pensa al momento in cui essa finirà, né che si possa perdere prematuramente chi si ama. Michela Marano espone la morte coraggiosamente per quella che è nelle sue mille sfaccettature, senza il bisogno di edulcorarla con buoni sentimenti né compassione, scegliendo un linguaggio schietto e autentico. Le sue sono storie brevi, raccontate dalla viva voce dei protagonisti, che non hanno nome perché poco importa qual è la loro identità. Essi sono anime strappate alla vita in modo brutale, vittime di incidenti improvvisi, o lentamente e con agonia, come nel caso di chi scopre di essere affetto da una malattia incurabile; uomini e donne che non erano pronti a lasciare la loro esistenza terrena, andati via in un giorno come tanti, accomunati dall’ultimo viaggio verso una dimensione nuova, diversa. Storie in cui vince la vita, perché anche se la morte è ingiusta, spazza via ogni felicità e porta con sé un dolore lento e interminabile in chi resta, una volta che il cuore e l’anima escono dal corpo continuano a far sentire la propria presenza, creando una profonda e intangibile connessione con il mondo dei vivi."
Michela Marano è docente di materie letterarie, scrittrice. Collabora per testate giornalistiche locali e con l’Università irpina del Tempo Libero. Ha pubblicato le raccolte di versi Frammenti in-versi e Fili d’aria riflessi, quest’ultima in ristampa nel mese di dicembre 2018. Inserita con vari componimenti in antologie; vincitrice di premi internazionali di poesia e saggistica (Premio Tulliola, Premio Minturnae, Premio Città di Leivi). Finalista presso la scuola Cet-Autori Mogol.