Si definisce il “filologo della stordaggine”, più che “artista saltimbanco cantautore”, per usare una dicitura a lui cara, e sta spopolando su youtube e sui social network. Stiamo parlando di Angelo Sateriale, nato nel 1986, di origini metà sannite e metà irpine. Uno dei nomi più prolifici nel panorama del teatro off romano: in numerosissimi teatri di Roma ha messo in scena Domani dimenticheranno, Istirino Instabile e altre commedie, con ottimi responsi di pubblico e critica, che hanno apprezzato l'ironia surreale e la vena paradossale e nonsense.
Nella puntata n. 6 di WikiStordo, il tutorial che appare ogni giovedì mattina su youtube, Sateriale esplora il mondo del dittongo stordo, una parola che ormai gli ha cambiato la vita.«Stordo è la parola che ho usato di più nella mia vita -afferma Sateriale - dopo “mamma” e “papà”! Se stai a Montreal e senti una persona che dice questa parola, ti giri e ti viene spontaneo domandargli sei di Benevento? Sei di Avellino? È una parola che dà un’identità. È un insulto non volgare, è un’offesa non offensiva. È un modo di chiamare una persona che magari in quel momento non ha fatto una buona azione, oppure ha avuto uno scivolone sia verbale che fisico. È un misto tra stordito e stupido, ma anche un po’ cretino e scemo».
Dodici nuove canzoni vernacolari, concerti e spettacoli ma soprattutto l'acclamazione di Stordo: all'indomani della pubblicazione su Facebook, il videoclip di Stordo ha ottenuto il consenso del popolo del web con una crescita inarrestabile, toccando numero 27.000 visualizzazioni. Un video nel quale Sateriale si esprime a tutto tondo, alle prese con ogni ruolo.
Redazione
