Sabato 23 maggio, in occasione della Pentecoste e nella ricorrenza della Madonna di Valleluogo, tanto cara agli arianesi arriveranno da Roma le Reliquie del Beato Luigi Novarese fondatore del Centro Volontari della Sofferenza e dei Silenziosi Operai della Croce.
Novarese, nel 2010 proclamato venerabile da Papa Benedetto XVI, l'11 maggio 2013 è stato beatificato in una cerimonia presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone in rappresentanza di Papa Francesco.
Dopo due anni dalla beatificazione le reliquie arriveranno per la prima volta ad Ariano accompagnate dalla processione che partirà dalla cappellina della quercia. In comune metterà a disposizione un autobus al fine di raggiungere comodamente la chiesa di Valleluogo per evitare di restare imbottigliati con le auto nel traffico.
Ariano reclama la salma del suo beato
E' di pochi giorni fa l'intervento di Giovanni Orsogna
Nella diocesi di Ariano Irpino Lacedonia, vi è un pezzo di cuore ancora pulsante di Monsignor Luigi Novarese, conosciuto da tutti come l’apostolo degli ammalati, il santuario Salus Infirmorum Madonna di Valleluogo, una creatura ed un dono della Misericordia divina, con la casa madre dei Silenziosi Operai della Croce. “Frutto dell'intuizione di Luigi Novarese, accolta dall'indimenticabile Monsignor Pasquale Venezia, Vescovo di Ariano Irpino – scrive Giovanni Orsogna, studioso e attento amante della cultura arianese - oggi con la sua struttura di accoglienza con il servizio spirituale e caritativo del Centro di riabilitazione dei fratelli e sorelle dei CVS, sono all'avanguardia. Vi è un desiderio non realizzato dal nostro Beato Luigi, per lascito testamentario desiderava riposare a Valleluogo, in un posticino del Santuario, dove riposa Sorella Myriam. Come è noto Novarese, è sepolto nella Chiesa di S. Maria del Suffragio a Roma. Purtroppo da tempo - aggiunge Orsogna - anche dopo la beatificazione (2013), non è sempre è aperta, anzi è chiusa, e vi riposa davanti un fratello barbone, sulle scale, che a modo suo prega e vive. Si fa appello al padre Moderatore e ai Figli della Famiglia voluta da Mons. Novarese, che venga esaudito il desiderio espresso dal nostro Beato, di poter tornare nella casa madre dei silenziosi Operai della Croce ad Ariano Irpino."
Gianni Vigoroso