Domani è la Giornata Mondiale della Poesia. Per questa ragione, rinnoviamo l’auspicio che il prossimo Parlamento possa modificare finalmente le “Indicazioni nazionali” per i Licei (DM 211/2010), in cui non sono presenti, relativamente al pieno ‘900, autori nati a sud di Roma.
Ecco il testo delle “Indicazioni nazionali”:
“Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, …). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello …). Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica”.
Come si ricorderà, il Ministro Stefania Giannini aveva a suo tempo - nel 2014 - garantito una modifica delle “Indicazioni nazionali”, con l’integrazione di questo elenco. Ma da allora nulla è cambiato.
Un appello, perciò, rivolgiamo noi componenti del Centro di Documentazione sulla poesia del Sud, in particolare Paolo Saggese, Giuseppe Iuliano, Alessandro Di Napoli, Franca Molinaro, Salvatore Salvatore, Raffaele Stella, ai neo-deputati irpini e meridionali, di battersi per la modifica di questo documento, che marginalizza gravemente la Letteratura meridionale e fornisce una versione parziale della storia letteraria del ‘900 italiano. Saranno all’altezza di questo compito? Saranno in grado di dare voce ad un Sud sempre più mortificato e ridotto al silenzio politico, intellettuale … e persino poetico?
Redazione Av