Ariano: concerto di Natale in carcere e a sorpresa torna a cantare Tony Colombo

Da alcuni mesi ospite della casa circondariale arianese si è esibito dopo un lungo silenzio

ariano concerto di natale in carcere e a sorpresa torna a cantare tony colombo

Un momento musicale, affidato alle voci e alla melodia di Mario Forte e Susy Graziano fortemente voluto dal garante Samuele Ciambriello...

Ariano Irpino.  

"Abbiate la forza, la speranza e la pazienza, perchè sicuramente questo tempo passerà e vi ritroverete comunque di nuovo con le vostre famiglie".

Sono le parole toccanti della collega Ida Piccolo show girl e speaker come sempre dinamica e trascinatrice, a dare il via ad un momento distensivo e carico di emozioni all’interno del carcere Campanello di Ariano Irpino. Un concerto, affidato alle voci e alla melodia di Mario Forte e Susy Graziano fortemente voluto dal garante dei detenuti Samuele Ciambriello. Entrambi sono stati davvero molto coinvolgenti. 

Ma il fuori programma che ha riscaldato ancora di più il Natale è stata l’esibizione tra gli ospiti della casa circondariale arianese di Tony Colombo tra lacrime e applausi. A coinvolgerlo è stato proprio Mario Forte tra l'incitamento di coloro che insieme a lui condivideranno queste giornate di festa tra le sbarre della casa circondariale arianese.

Occhi chiusi, particolarmente commosso ha ricordato il periodo difficile di Secondigliano, dove tra le sbarre ha scritto una canzone e ringraziato la direttrice Marianna Adanti del carcere arianese in cui attualmente è recluso e il garante Ciambriello per questa giornata.

"E' questa l'altra faccia del carcere - ha ribadito la direttrice Adanti, che rivolgendosi ai presenti ha detto - non voglio chiamarvi detenuti, per me siete compagni di viaggio e attraverso queste iniziative vogliamo restituire a tutti un messaggio di speranza, soprattutto in un momento particolare come il Natale, in cui si avverte ancora di più la mancanza dei propri affetti".

L'augurio di Ciambriello: "Noi speriamo che il segnale che darà il Papa, il giorno di Santo Stefano, aprendo l'anno santo, l'anno della misericordia nel carcere romano di Rebibbia, sia un segnale importante per la politica. Siamo per una comunità penitenziaria, fatta di detenuti e detenenti. Se stanno bene gli uni, stanno bene anche gli altri".