Una favola moderna contro ogni forma di preconcetto e razzismo. Uno spettacolo per voce recitante, soli e orchestra adatto ai ragazzi di tutte le età.
Lunedì 12, martedì 13 alle ore 10:30 e mercoledì 14 marzo alle ore 10:30 ed in replica alle ore 20:30, il Conservatorio «Cimarosa» di Avellino mette in scena «Verde Menta», una fiaba contemporanea scritta da Elisabetta Jankovic’ ed edita da Bruno Mondadori che avrà, per l’occasione, la suggestiva veste sonora composta dal maestro Antonio Colonna.
Gli spettacoli, che si terranno tutti nella splendida location dell’Auditorium «Vitale» di piazza Castello, rivolti alle Scuole di Avellino e provincia di ogni ordine e grado, sono il frutto di un progetto realizzato dal Conservatorio di Avellino che ha come filo conduttore la sinergia tra parola e musica, intese come arti complementari, capaci di evocare immagini e suscitare emozioni. In questo modo, i contenuti etico-pedagogici, tipici del genere fiabesco, sono rafforzati dal contributo del linguaggio musicale.
«Verde Menta» nel suo sviluppo magico e fantasticoaffronta tematiche reali, oggi ancora più attuali che mai, come la diversità e l’accettazione dell’altro. Tutto, dall’ambientazione in un mondo fantastico al conflitto, dalle prove che l’eroe dovrà superare al lieto fine, sono al servizio di una narrazione semplice e diretta che si arricchisce di rimandi sulla bellezza ed i misteri della Natura e dell’Universo.
Seguendo la trama, gli Ottuasi ritrovano fuori le mura del proprio regno un esserino abbandonato, una bambina sana e robusta con l’unico inconveniente di presentarsi di colore verde e con le antenne al posto delle orecchie. La vicenda crea scompiglio nella piccola comunità, dove da tempo immemore, la legge vieta di uscire dai propri confini e tantomeno di accogliere stranieri. Le sorti di Verde Menta vengono affidate al consiglio dei tre saggi (Sanguinario, Ristretto e Tollerino) ed affidata a Miocardia, anziana svampita del posto che risolverà la vicenda in nome della tolleranza. La bambina cresce e si innamora di Josè, figlio del presidente, e tra di loro scoccherà l’amore che li porterà alle nozze. Col passare del tempo, però, Verde Mente cambierà più e più volte colore della pelle e così gli Ottuasi, ormai avvezzi e ricettivi ad ogni cambiamento, decidono di non costruire più barriere e confini e di vivere in armonia con gli altri.
L’agile messa in scena, affidata a Giuseppe Sollazzo, e la voce recitante di Antonella Forino fanno da cornice alla vicenda di Verde Menta e Josè, portati sul palco dal soprano Paola Francesca Natalee dai tenori Jiang Chao e Xu Yen, accompagnati dall’Orchestra di archi, fiati e percussioni del Conservatorio «Cimarosa», diretta dal maestro Massimo Testa.
La musica spazierà fra generi e stili che vanno dal colto al popolare, arricchita da effetti timbrici e ritmici, e riproporràle colorate suggestioni presenti nel testo della Jankovic’. Durante la messa in scena dello spettacolo, inoltre, verranno proiettate una serie di immaginicurate da Pino Finizio per intensificare la ricerca e l’importanza del “colore”, inteso come suono, visione storica ed etnica emergente dai viaggi nel tempo e nello spazio.