Al Castello d'Aquino in scena storie horror

Dal primo al tre maggio i grandi spettacoli de Il Demiurgo

Il Castello, per noi, rappresenta un concetto, un luogo dell’anima, una sorta di “cattedrale del potere”. È un’ambientazione affascinante e carica di significato. Un’ambientazione che ci divertiamo, di volta in volta, a colorare d'orrore

Grottaminarda.  

“Il Castello della Paura – Nel Nome del Sangue” al Castello d’Aquino di Grottaminarda dal 1 al 3 maggio c'è il grande evento. 

 

Nel monumento ufitano si alzerà il sipario sulla quarta edizione dello spettacolo teatrale itinerante a tema Horror targato “Il Demurgo”.

Dal 2012, ormai, Il Demiurgo racconta l’orrore e la follia attraverso il teatro. E lo fa con schemi recitativi particolari e spiazzanti, in ambientazioni uniche.

Ogni edizione ha storie diverse, tematiche diverse e castelli diversi in cui viene rappresentata. «Il Castello, per noi, rappresenta un concetto, un luogo dell’anima, una sorta di “cattedrale del potere”. È un’ambientazione affascinante e carica di significato.

 

Un’ambientazione che ci divertiamo, di volta in volta, a colorare, per qualche notte, d’orrore, raccontando storie forti di mostri banali, umani, usuali: l’idea è di portare in scena una visione del male intesa come scelta: qualcosa di immanente e universale, che tutti abbiamo dentro, e possiamo scegliere, o meno di assecondare. La sfida è proprio questa: fare in modo che il visitatore si immedesimi non tanto nella vittima, ma soprattutto nel carnefice, tanto da poterlo osservare, con raccapriccio, come una sorta di caricatura di un se stesso potenziale».

 

Questa, riassunta dall’autore, Franco Nappi, la filosofia del Castello della paura.

 

A Grottaminarda “andranno in scena” quattro storie, tutte rigorosamente vissute “nel nome del sangue”, prenderanno corpo di fronte al pubblico: le avventure sanguinarie di Josè Marìa Gonzales Ruìz (Nello Provenzano), le inquietanti peripezie d’amore e morte di Sean (Danilo Napoli) e Claire (Daria D’Amore), la sete di vendetta di Remo (Francesco Damiano Laezza) e Cosimo (Francesco Luongo), la follia onirica e omicida di Vassilji (Franco Nappi). A completare il cast ci saranno Giovanni Verdoliva e Salvatore Grasso nei panni dei narratori. Lo spettacolo durerà circa 60 minuti.

Redazione