Cucina ebraica per riflettere sulla Liberazione

"ai nostri ragazzi- dice la dirigente- proponiamo una riflessione storica e umana

Alunni e docenti discuteranno di cucina multietnica e globalizzazione alimentare, focalizzando l'attenzione sul diritto al cibo per tutti e sulle strade da intraprendere per garantire un redistribuzione equa e solidale del mercato alimentare

Avellino.  

Cucina ebraica all'Alberghiero per ricordare la Liberazione. I laboratori di enogastronomia dell’Istituto Alberghiero (IPSSEOA) “Manlio Rossi-Doria” di Avellino apriranno di nuovo le loro porte alla cultura e alle tradizioni della cucina ebraico-romana.

 

Secondo una piacevole e consolidata tradizione, un gruppo di alunni si impegnerà in cucina nella preparazione di tipiche ricette "kashe'r" sotto la guida del dottore Nando Tagliacozzo, autorevole esponente della comunità capitolina nonché testimone diretto delle persecuzioni razziali consumate nel ghetto  durante la dittatura fascista. I futuri chef irpini consolideranno così le conoscenze sulle regole alimentari degli ebrei, che  sono molto complesse.

 

Dopo le esercitazioni ai fornelli, alle ore 17, alunni e docenti discuteranno di cucina multietnica e globalizzazione alimentare, focalizzando l'attenzione sul diritto al cibo per tutti e sulle strade da intraprendere per garantire un redistribuzione equa e solidale del mercato alimentare. Al dibattito, insieme  al dottor  Tagliacozzo, parteciperà l'avvocato Walter Mauriello, dirigente nazionale dell'AIGA (associazione nazionale dei giovani avvocati).

 

Mercoledì 22aprile, alle ore 11 presso la sala "Alfonso Biondi" del contiguo ITG,  in collaborazione con  la sezione irpina dell'ANPI, guidata dal segretario Giovanni Capobianco, l'istituto celebrerà il settantesimo anniversario della Liberazione.

 

Insieme alla dirigente scolastica Maria Teresa Cipriano e al professore Fiorenzo Iannino, la ricorrenza sarà ricordata  da Vincenzo Calò, responsabile ANPI del Lazio e delle regioni meridionali: "ai nostri ragazzi- dice la dirigente- proponiamo una riflessione storica e umana  sul valore della libertà riconquistata nella primavera del '45, che segna indelebilmente l'identità dell'Italia democratica, repubblicana e costituzionale. Ovviamente, ricorderemo anche la figura di Manlio Rossi-Doria, antifascista e meridionalista illustre e rigoroso,che è stato  uno dei migliori uomini della nazione risorta dalle macerie del ventennio".