Libertà religiosa, lectio magistralis di Cananzi

L'ex presidente dell'Azione Cattolica si confronta con gli studenti della Giovanni XXIII di Baiano

Baiano.  

«L’Art.19 della Costituzione italiana riconosce la libertà di religione, intesa come diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata». E' con questo chiaro, esplicito e fondamentale principio, che il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII", il prof. Felice Colucci, ha aperto la conferenza tenutasi nell’auditorium della scuola secondaria di primo grado di Baiano.

L’incontro, dal titolo “Libertà e tolleranza religiosa per uno stato moderno, democratico, pluralista e laico”, rientra nel progetto Cittadinanza e Costituzione, che ha lo scopo di fornire un contributo all’opera di conoscenza dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Un progetto che nasce dalla collaborazione fra l’AREC Campania (associazione di ex Consiglieri regionali ed ex Parlamentari della Repubblica) e l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania.

Alla conferenza è intervenuto l’Onorevole Raffaele Cananzi, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica, che ha tenuto una Lectio Magistralis ai ragazzi delle classi terze di Baiano e Sperone sul tema, sempre attuale, della libertà e della tolleranza religiosa. Cananzi e i ragazzi si sono confrontati ed hanno discusso della facoltà di professare liberamente la propria fede religiosa, di mutarla o di non professarne alcuna, e della la facoltà di propagandare liberamente le proprie opinioni in materia religiosa.

In particolare il relatore si è soffermato sul concetto universale di pace che la presenza di tante religioni dovrebbe rafforzare. Ha sottolineato l’invito che nel 1986 Papa Giovanni Paolo II rivolse ai rappresentanti di grandi e piccole religioni come ’Ebraismo, il Cristianesimo, l’Islam, l’Induismo, il Buddhismo, di incontrarsi e concorrere mediante la preghiera alla Pace nel Mondo, contribuendo in tal modo al dialogo interreligioso che ha come assunto di base proprio la libertà di fede.

«Purtroppo, la storia ci ha insegnato che si sono verificati tanti atti negatori di tale libertà: a partire dalle persecuzioni romane, quelle ottomane con i martiri d’Otranto, ma anche le Crociate. (...) Occorre, perciò, operare per diffondere il concetto di tolleranza inteso come forma di rifiuto di ogni forma di fanatismo politico e di totalitarismo. Occorre considerare la diversità non come un disvalore, ma come una ricchezza ,in quanto è proprio dal confronto di posizioni diverse che maturano sintesi conoscitive, conoscenze sempre più alte e principi morali sempre più avanzati. La tolleranza è sinonimo di progresso. Non può, quindi, essere né ammesso né concepito nessuna forma di fondamentalismo per cui si ritiene che la propria sia l’unica fede religiosa la cui negazione si paga con la vita», ha affermato l'onorevole Cananzi.

Ha concluso i lavori il Dirigente scolastico Felice Colucci, che si è soffermato sul valore altamente formativo dell’esperienza realizzata, innanzitutto per quanto riguarda la chiarezza con cui il relatore ha sviluppato il concetto della laicità dello Stato, concetto che si propone come la sola soluzione possibile al problema di assicurare la libertà religiosa e di coscienza a tutti i cittadini nel contesto di una società pluralista. Tutto ciò ha portato gli alunni e i docenti ad una riflessione approfondita sulla libertà di religione, sulla tolleranza, sullo ‘scontro di civiltà”, con riferimento alla civiltà occidentale cristiana e alla civiltà araba mussulmana, tema di grande attualità in ogni parte del mondo.

 

Rocco Fatibene