Islamista a Cervinara, non ci sono basisti locali

Il caso

Cervinara.  

 

di Siep

 

Nessun basista islamico in Irpinia. Il giardiniere marocchino non ha lasciato un nucleo di radicali a Cervinara. Nessun elemento di allarme per il territorio, le rassicurazioni sono arrivate direttamente dalla questura di Avellino. Il giardiniere ospitato da un ristoratore di Cervinara è sparito quando il contatto che aveva cercato con i «facilitatori» dell'Isis per andare a combattere in Siria, è andato a buon fine. La sua presenza in Italia dunque era momentanea.

Le date sono ben definite. L'uomo è rimasto a Cervinara per tre mesi. Solo novanta giorni. Lo hanno chiarito gli investigatori milanesi al processo a Fatima (la prima italiana partita per la Siria). Il contatto tra la vicenda di Fatima (Giulia Sergio, originaria di Domicella) è individuato dagli inquirenti in un cellulare turco a cui il misterioso giardiniere e rima ancora la combattente italiana si sono rivolti in tempi diversi per trasferirsi in Siria.

Una telefonata partita da Cervinara, dato che all'inchiesta della procura milanese ha collaborato anche la Digos di Avellino,per raggiungere i campi di addestramento. «Non riteniamo che ci siano basisti - dice Botte -. La situazione è monitorata con attenzione. L'attività di fotosegnalamento dei profughi insomma è solo una delle fasi dell'analisi del fenomeno. Ma vengono monitorate con attenzione anche carceri e altro». Insomma, l'attenzione sulle comunità di immigrati è costante.