Atto conclusivo nella vicenda delle “dimissioni fantasma” dell'allora consigliere comunale Enzo Clemente. A giudizio l'allora segretario comunale del comune di Solofra l'avvocato Matteo Spinelli. I fatti risalgono all'ottobre del 2011. L'ex presidente del consiglio comunale lesse, durante i lavori del civico consesso, una nota del segretario che invitava Enzo Clemente a lasciare l’aula perché dimissionario secondo quanto riportato dai verbali delle sedute precedenti con una presunta registrazione di una dichiarazione dell’ex consigliere del Pd, non scritta ma comunque, - si sosteneva - , ufficiale ed efficace secondo lo statuto. Clemente spiegò di essersi dimesso da capogruppo Pd e non dall’incarico di consigliere comunale. Un espediente, secondo Clemente, per evitare quello che poi sarebbe diventato tristemente noto come il sexy gate di Palazzo Orsini. Contro il presidente del consiglio comunale ed il segretario comunale Clemente, difeso dall'avvocato Mattia Trofa, presentò denuncia querela per abuso d'ufficio. Il Tar di Salerno nell'immediatezza dell'accaduto accolse in pieno la tesi difensiva di Clemente che rientrò in consiglio comunale. Oggi è arrivato la pronuncia del tribunale di Avellino nel procedimento penale contro il segretario comunale, l'ex presidente del consiglio nel frattempo è deceduto, che è stato condannato a quattro mesi di reclusione pena sospesa ed al pagamento delle spese legali per un ammontare di tremila euro. Non solo. L'avvocato Spinelli dovrà anche corrispondere il risarcimento danni a Clemente, l'entità sarà successivamente determinata.
Redazione