"Costretti a scontare ergastoli, senza aver commesso reati"

Dura presa di posizione contro il randagismo da parte della Lida, sotto accusa Asl e Comuni

"I randagi non sono tali per caso, né per scelta, lo diventano a causa di chi non compie dunque il proprio dovere."

Bonito.  

“La gente per bene è stanca di doversi confrontare quotidianamente con la questione del randagismo. Il fenomeno è in costante aumento, eppure sarebbe molto semplice da risolvere se si facessero rispettare le normative già esistenti.”

Ad intervenire sulla questione, in maniera determinata è ancora una volta Emilio Mauro Merola, coordinamento provinciale Avellino e Benevento, comitati territoriali di vigilanza sezione Lida di Bonito.

"Il randagismo, in effetti, nasce e viene alimentato soprattutto dalla mancanza di controlli sui cani padronali; soprattutto nelle zone di campagna, dove, in molti casi, la vita degli animali vale meno di niente, oltre alla mancanza di iscrizione nei registri dell’anagrafe canina e all’essenza di sterilizzazione degli esemplari femmina; in più va evidenziata l’assenza di controlli da parte delle istituzioni locali (comuni ed asl veterinaria). 

Le cucciolate nate a causa della mancata sterilizzazione vengono, poi, abbandonate ed ognuno dei nostri paesi si ritrova a dover gestire “randagi” che provengono dai paesi e dalle campagne confinanti. Quando le lamentele della popolazione diventano troppe, ecco che arriva la dimostrazione di forza dei Comuni che richiedono l’intervento dell’Asl veterinaria, ma solo per accalappiare le povere bestie che si ritrovano, così, a scontare “ergastoli" senza aver commesso reati.” Continua a leggere sulla nostra App Ottopagine News.

(Foto dal web www.e20sicilia.tv)

Gianni Vigoroso