“Mio padre è vivo, continuate a cercarlo. Ha chiesto aiuto una settimana fa e siamo certi del luogo in cui si trova, anche sulla base della triangolazione delle celle a cui si sono agganciate le sue telefonate. Il desiderio mio e di tutta la mia famiglia è quello di riportarlo a casa.” A parlare è Arianna, la figlia più piccola di Antonio Rocco, l'uomo di Olevano sul Tusciano sparito nell'Oasi della Caccia da venerdì pomeriggio.
L'abbiamo ascoltata.
“Mi rivolgo – continua Arianna - a tutti quelli che possono darci supporto e hanno gli strumenti per farlo, di aiutarci e non interrompere le ricerche. Riportatelo da noi che lo amiamo e non possiamo perderlo. Il mio papà è vivo, io lo so”.
Proprio ai soccorsi la giovane è infinitamente grata: “E' grazie al loro che possiamo continuare a sperare. Ora non possono arrendersi. La zona è impervia e difficile. Abbiamo visto l'azione di tutte le squadre e degli stessi volontari del posto. Stanno facendo un lavoro eccellente, non vogliamo che si interrompa prematuramente. Proprio per la natura del territorio, pensiamo ci vogliano più giorni per poter ritrovare nostro padre”.
Quattro i figli che attendono il ritorno di Antonio. La più piccola, Arianna, sconvolta dalla scomparsa dell'adorato genitore, ha creato anche una pagina facebook, “Riportiamo a casa mio papà Nino”, per spingere i soccorritori a non mollare. Il soccorso speleologico, vista la fine delle risorse e la fatica delle forze impiegate, questa sera dovrebbe abbandonare le ricerche. Gli altri corpi coinvolti continueranno a cercare Antonio. E noi a tenervi aggiornati. Si deve continuare a sperare.
Andrea Fantucchio