E' stata completata poche ore fa l'autopsia sul corpo del piccolo Antonio Castellano, morto lo scorso venerdì per un malore fulminante all'acquapark Isola Verde di Pontecagnano. In serata la salma arriverà in paese e la camera ardente sarà allestita nella cattedrale di Sant'Angelo. Domattina i funerali in una giornata di lutto cittadino. Lo ha deciso il sindaco, Rosanna Lepore. Le esequie saranno concelebrate da don Piero Fulchini e l'arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi. La comunità aspetta il feretro per poter dar un ultimo saluto a quel ragazzino esile e solare. L'esame autoptico non ha rivelato alcuna malformazione congenita. Si è trattato di una tragedia. Un malore fulminante che lo ha stroncato senza lasciargli scampo. Intanto il paese aspetta e si mobilita per l'ultimo grande abbraccio a quel bimbo solare e gioioso che tirava sempre a calci ad un pallone, tra i vicoli del paese. Tutti lo conoscevano. Tutti gli volevano bene. Era il figlio di tutti, da quando due anni fa aveva perso il suo papà, Luciano, per un male incurabile.
Antonio indosserà nella sua bara la divisa della scuola alberghiera di Lioni dove andava a scuola. Dentro la bara un Supersantos, per ricordare quel ragazzino che tirava sempre a calci a un pallone, che tifava Avellino e Inter con gli occhi pieni di emozione. Gli terrà compagnia nell'ultimo viaggio. I suoi amici lo aspettano per dargli un ultimo commovente saluto. Si pregherà tutti insieme stringendosi intorno a mamma Carmela. I pulcini della scuola calcio "Giuseppe Siconolfi" indosseranno una maglia nera con una stella bianca, il simbolo di questi giorni di strazio per il paese altirpino.
"Ti ricorderemo così. Dove si parlava di calcio c'eri tu, dove c'era il lupo c'eri tu. Ciao piccolo Antonio. Sarai sempre con noi". Così I Bad Wolf Ultras Avellino sulla loro pagina facebook. Commoventi, veri e pieni di lacrime e dolore i ricordi che si continuano a inseguire sul social. Come quello di Adalgisa che racconta: "Addio giovanotto! Ricordo sempre la tua faccia sorridente e le guance rosse quando giocavi vicino casa mia e rincorrevi il pallone che io ti bloccavo prima che rotolasse per tutto il vicolo e tu gentilmente mi ringraziavi. R.I.P. Anche Gesù ha bisogno di un angelo come te."
"Un pensiero speciale va a te! Che ci hai lasciato così presto! Sei sempre stato un ragazzino molto vivace, divertente, che entrava nel cuore delle persone in pochissimo tempo! Un piccolo grande Ultras dell'Avellino, che sempre mi incitava a diventare un calciatore per vedermi giocare con i suoi idoli biancoverdi! Qualche settimana fa, parlammo 5 minuti di quanto bisogna essere forti per raggiungere un sogno, e posso assicurarti che ce la metterò tutta anche per te! Come dicevi tu, da grande interista: "Amala"! Come tu amavi l'inter, noi ameremo te! E ricorda: Dio chiama a sé i migliori, perché ha bisogno di combattenti valorosi! Un abbraccio forte piccolo", scrive Francesco Rizzo.
Domani dunque l'ultimo viaggio del piccolo angelo di Sant'Angelo dei Lombardi. Eppure era andato al parco acquatico per divertirsi ed invece è morto. La madre, Carmel. Il cuore di tanti ragazzini è a lutto per la morte di Antonio, e lo testimoniano i messaggi che scorrono come un pianto continuo sul social.
Anche alcuni calciatori hanno lasciato un messaggio sulla sua bacheca, era un appassionato di calcio. Tifava Inter, l'Avellino e la squadra di Sant'Angelo, ma si interessava di tutte le squadre. Giocava anche lui, con i suoi amici. Antonio era la vita. Antonio era il srriso e l'ebrezza dell'essere giovani tra giri in bici e giochi, mentre tirava sempre a calci a quell'amato pallone facendo tremare vetrate e scuotendo dalle pennichelle adulti e anziani.
Esile e sorridente, con un volto simpatico e un pò stralunato era un leader per i compagni. Dolce e vispo, il sorriso e l'entusiasmo contagioso, nonostante la vita gli avesse fatto conoscere prematuramente il dolore e l'assenza con la morte del padre Luciano. E ora in paese tutti pregano per lui, per questo dolore che strazia dentro tutti. Tutti pensano che è l'angelo di Sant'Angelo dei Lombardi, che ora è in cielo con il suo papà.
"Questo è un mio omaggio per te... Tu come me hai amato e pianto per la nostra pazza Inter... Questa maglia è il simbolo della nostra fede, delle nostre gioie e dei nostri dolori... È come una seconda pelle, ed è giusto che la porti con te... Ciao Antonio", scrive Rossano Ricky postando una foto di una maglia con dedica dell'Inter.
Ricordo quando ti incontravo in classe o tra i corridoi e mi dicevi " professo con chi gioca il Napoli, stavolta perdete " e te ne andavi sorridendo, ma nascondevi in te un alone di tristezza perché con te la vita già era stata dura, mi mancherai piccolo grande uomo, veglia da lassù soprattutto tua mamma e tutte le persone che ti hanno amato, R.I.P. Antonio ti volevo bene, scrive il professore Claudio Donnarumma.
Simonetta Ieppariello