I fatti risalgono al febbraio 2011, oggi pomeriggio la decisione del giudice del Tribunale di Avellino Paolo Cassano. Che ha condannato a 3 anni, per truffa aggravata, L.C., 41 anni, di Cervinara. Per lui anche il risarcimento di 300mila euro in favore della parte civile, disposto con una sentenza provvisoriamente esecutiva.
E' l'epilogo di primo grado di una vicenda di cui sarebbe rimasta vittima una 51enne di San Martino Valle Caudina, assistita dall'avvocato Antonio Lombardi. Secondo la Procura irpina, C. – è stato difeso dall'avvocato Francesco Saverio Iandoli - , dopo aver esibito presso la filiale di Cervinara del Banco di Napoli, “all'insaputa dell'interessata, una richiesta di prelievo in contanti della somma di 255mila euro, fatta firmare in bianco alla donna per una non meglio precisata operazione bancaria”, avrebbe condotto in banca l'allora 46enne e “l'avrebbe spinta a sottoscrivere la distinta di prelievo dei soldi senza consentirle di leggere quanto stesse firmando, approfittando della fiducia che lei nutriva nei suoi confronti”. Soldi di cui l'imputato si sarebbe appropriato. Un'accusa che C. ha sempre respinto, ma per la quale è stato condannato.
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