Sequestro di persona e minacce. Questa l'accusa con cui furono arrestati nel maggio scorso Girolamo Miele e Antonio Guerriero, due pregiudicati di Avella che rapirono 3 imprenditori sanniti dai quali pretendevano il subbappalto dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Gaudio Sciminaro. Il Pm della Repubblica di Avellino, Francesco Soviero, ha chiesto, per i due cittadini, ventitré anni di carcere cadauno. Mezzo secolo di condanne complessivamente. Miele e Guerriero furono incastrati da una cimice piazzata nell’auto che registrò tutte le minacce a carico dell’imprenditore e dei suoi due figli per un appalto ottenuto nel comune di Avella per la realizzazione di lavori di mitigazione del rischio idrogeologico del torrente Gaudio – Sciminaro.
Redazione