Tante le persone presenti al taglio del nastro del maglificio 100Quindici Passi. Una risposta importante ai cinque colpi di fucile dell’altra notte, a quell’atto intimidatorio che ha convinto lo Stato ad attestare, con forza, la propria presenza nel Vallo di Lauro. Presente, infatti, tutta la Commissione nazionale antimafia, presieduta dall’onorevole Rosy Bindi, oltre a parlamentari, consiglieri regionali, provinciali, sindaci ed amministratori locali.
E’ il messaggio che, tra l’altro, ha lanciato proprio don Luigi Ciotti, Presidente Nazionale di Libera: «Oggi si realizza un sogno. Oggi riusciamo a dire alle mafie che “abbiamo vinto noi”, che “siamo noi i più forti”. Quello che è successo l’altra notte a Quindici è un classico. Non c’è bene confiscato che non abbia subito attentati o intimidazioni. Ma è anche vero che non abbiamo mai fatto un passo indietro. A Quindici siamo appena agli inizi. La strada è lunga e tortuosa, e la si può percorrere solo accompagnati dalle Istituzioni e dalle comunità locali. Sottrargli un bene e creare al suo interno lavoro, è questo il più grande schiaffo che si può dare ad un mafioso».
Rocco Fatibene