Avellino, spari in città: fissati gli accertamenti sui cellulari sequestrati

Accertamenti tesi ad acquisire le copie forensi dei cellulari dei due perquisiti dai carabinieri

avellino spari in citta fissati gli accertamenti sui cellulari sequestrati
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Il 14 aprile alle ore 10.00  inizieranno gli accertamenti irripetibili sui cellulari sequestrati dopo gli agguati avvenuti a Rione Mazzini e ad Atripalda a distanza di 48 ore l'uno dall'altro e nei quali rimasero feriti Luigi Valente e Ezio Peluso. Accertamenti che verranno eseguiti presso il comando dei carabinieri di Avellino sui cellulari sequestrati a due amici di Luigi Valente, M.G., E.A.. Dunque continuano le indagini sul doppio tentato omicidio avvenuto il 19 e il 20 gennaio scorsi. Dai cellulari potrebbero emergere elementi importanti per chiudere il cerchio sulle due sparatorie. Nella prima sparatoria è rimasto coinvolto il 19enne Luigi Valente, figlio del boss di Capo Castello, Carmine Valente, e il quarantenne Ezio Peluso, detto O' Topone, ferito ad Atripalda da colpi di pistola di piccolo calibro. 

Le piste

Secondo gli inquirenti si è trattato di un botta e risposta tra due gruppi criminali che si starebbero contendendo il controllo dell'attività illecita sul territorio. ll clima di omertà che ha coperto i due episodi ha reso naturalmente complicate le indagini che vanno avanti da gennaio e che a marzo  sono sfociate con decine di perquisizioni effettuate dai carabinieri tra Rione Mazzini, Rione Aversa, Mercogliano e CapoCastello a Mercogliano.

Le perquisizioni

Le prime abitazioni verificate l'11 marzo scorso sono state quelle delle persone ferite, Ezio Peluso e  Luigi Valente, passando poi a quelle di familiari, amici e conoscenti dei due, persone ritenute possibili protagoniste degli episodi criminali. Perquisito anche il circoletto gestito da Peluso a Rione Mazzini, dove avvenne la prima sparatoria. Tra le abitazioni visitate dai militari, anche quella di Sabato Ferrante, attualmente domiciliari, per la rapina in due supermercati di Fisciano e Salerno e la finta rapina in un centro scommessi di Atripalda. Uno degli obiettivi dei carabinieri era quello di trovare armi da fuoco, ma sono state rivenute solo pistole giocattolo.