Avellino, il Tar di Salerno a favore dell'Aias: accolta l'istanza

Fissata al prossimo 24 giugno l'udienza pubblica per la trattazione di merito

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Ancora una volta il TAR di Salerno si pronuncia positivamente sul ricorso presentato dall’AIAS di Avellino contro la ASL di Avellino per la illegittimità del provvedimento del 25.11.2024 con cui ha dimezzato il budget assegnato al Centro di riabilitazione AIAS di via Morelli e Silvati. Sinteticamente il TAR di Salerno ha ritenuto che l’ASL di Avellino, in sede di determinazione del budget di struttura per l’ambulatorio di via Morelli e Silvati dell’AIAS di Avellino, non ha tenuto conto del criterio che prende in considerazione i volumi prestazionali contrattualizzati nell’ultimo quadriennio.

L’ASL ha infatti considerato questo ambulatorio come una “nuova” struttura, senza storicità di volumi prestazionali, dimenticando che questa, in attività da diversi decenni, era stata invece chiusa illegittimamente (come rilevato nelle precedenti sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che hanno ripristinato sia l’autorizzazione che l’accreditamento alle stesse condizioni esistenti prima della chiusura illegittima). I giudici del TAR, inoltre, considerando il danno irreparabile derivante da una eventuale mancata sottoscrizione del contratto con l’ASL di Avellino, che comporterebbe la sospensione dell’accreditamento e, dunque, l’interruzione dell’erogazione delle prestazioni di riabilitazione in favore di disabili, hanno ritenuto, «onde mantenere la res adhuc integra fino alla trattazione della causa nel merito», che sussistono le condizioni per accogliere la proposta domanda cautelare.
Il TAR di Salerno, pertanto, per quanto su riportato, ha «accolto la proposta istanza cautelare presentata dall’AIAS e fissato al 24 giugno p.v. l’udienza pubblica per la trattazione della causa nel merito».

La soddisfazione del commissario Arci

Con questo pronunciamento a risaltare è nuovamente la perseveranza del commissario straordinario dell’AIAS, dott. Antonio Arci, impegnato a sostenere fino allo stremo il diritto alla continuità assistenziale e al rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza) per i numerosi pazienti in trattamento presso il centro riabilitativo di Avellino, molti dei quali in età evolutiva, oltre che la serenità per tutto il personale a rischio di licenziamento per il ridimensionamento del volume di prestazioni erogabili giornalmente e, conseguentemente, della dotazione organica del centro.«Ci auguriamo che questa sentenza favorisca il ritorno del buon senso e l’inizio di una stagione di pianificazione condivisa e di dialogo costruttivo con gli enti territorialmente competenti – è il commento del commissario Arci – Questo principio è il nostro auspicio e deve rappresentare lo sprone per andare avanti». Il commissario straordinario, il personale e i pazienti in trattamento con i loro familiari, quindi, esprimono soddisfazione per l’esito del ricorso che lascia intravedere uno spiraglio di luce per quanti gravitano intorno al centro riabilitativo AIAS, oltre che per l’intero comprensorio della città di Avellino, soprattutto perché riafferma il ruolo dei professionisti e ribadisce l’importanza del diritto alle cure. La decisione paralizza ogni effetto pregiudizievole della mancata sottoscrizione del contratto, legittimando la prosecuzione del rapporto di accreditamento, nelle more della definizione del giudizio. «Questa sentenza rappresenta per noi un grande riconoscimento – conclude Antonio Arci – poiché il TAR non ha ritenuto fondato il ridimensionamento del budget addotto dall’ASL di Avellino. Si tratta, quindi, veramente di un grande successo per chi crede e lavora da sempre a servizio delle fasce deboli e bisognose di cure, nel pieno rispetto delle regole e dei principi di legalità. Tuttavia, adesso, in attesa che la decisione del TAR diventi definitiva, non dobbiamo abbassare la guardia e, soprattutto, dobbiamo sperare che quanto sta accadendo, indipendentemente dagli esiti della sentenza, possa portare a una mediazione con l’ASL di Avellino, con cui lavorare sinergicamente con l’unico obiettivo comune di garantire il diritto alla salute. Ringrazio, infine, quanti dallo scorso mese di dicembre hanno dimostrato vicinanza e solidarietà nei confronti della mia persona e dell’associazione che rappresento, con particolare riferimento agli amministratori locali che hanno creduto nella determinazione, tenacia, intuito e intraprendenza con cui mi sto spendendo per il bene comune di questo territorio».