"Espulsione immediata per chi aggredisce gli operatori delle forze dell'ordine": ecco quanto richiesto da Li.Si.Po. (Libero Sindacato di Polizia) dopo quanto accaduto ad Atripalda con l'aggressione ai Carabinieri registrata in pieno giorno a seguito di un controllo. "Ieri ad Atripalda, in via Roma, una pattuglia di carabinieri ha proceduto al controllo di due extracomunitari a bordo di un’autovettura. Alle richiesta dei documenti parrebbe che i due sottoposti a controllo si siano rifiutati di fornire i documenti per poi scagliarsi contro di due carabinieri. Grazie all’intervento di alcuni cittadini intervenuti a difesa dei Carabinieri è stato possibile evitare il peggio. - si legge nella nota diffusa dal sindacato - A seguito della colluttazione i carabinieri sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari. La Federazione "Sicurezza & Difesa" (F.S.D.) esprime solidarietà ai colleghi che durante il normale servizio di Istituto, hanno subito un’aggressione ad opera di due extracomunitari sottoposti a normale controllo di polizia.
A tal riguardo il Presidente nazionale della federazione "Sicurezza & Difesa" (F.S.D.) Antonio de Lieto e Gennaro Sannino segretario nazionale LI.SI.PO. - hanno dichiarato - "Gli uomini e le donne delle Forze dell’ordine” tutti i giorni rischiano la propria incolumità, per assicurare ordine e sicurezza a tutti i cittadini. L’aggressione verificatasi ad Atripalda a danno dei due carabinieri durante lo svolgimento del proprio servizio, è la prova - a giudizio della F.S.D. - che aggredire gli operatori delle forze dell’ordine è diventata una moda. Il tributo di sangue versato dagli operatori della sicurezza è enorme - hanno rimarcato de Lieto e Sannino - ragion per cui non è più rinviabile l’inasprimento delle pene ed a tal proposito la F.S.D. - hanno concluso de Lieto e Sannino - chiedono al Ministro dell’Interno di dedicare un po’ del suo prezioso tempo anche agli operatori della sicurezza al fine di adoperarsi per legiferare norme più severe e carcere certo e duro per chi si rende responsabile di tali brutali atti".