Dolce Vita, contestata anche la corruzione nell'esercizio delle funzioni

L'ex sindaco avrebbe avuto consenso elettorale e un tornaconto nell'organizzazione dell'evento

dolce vita contestata anche la corruzione nell esercizio delle funzioni
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Dolce Vita, la Procura di Avellino contesta all'ex sindaco anche l'accusa di corruzione nell’esercizio della funzione e di corruzione a V. A. in qualità di corruttore, referente di una nota catena di fast food, coinvolto nell'inchiesta che tra travolto il comune di Avellino e difeso dall'avvocato Salvatore Operetto.

I versamenti 

Dalle pagine dell'avviso di conclusione delle indagini emerge che V. A. in un primo momento promette di consegnare una somma di denaro per finanziare l'evento di febbraio 2024. La promessa si concretizza realmente tra il 25 gennaio e il 5 febbraio del 2024. Gli inquireinti hanno accertato che V.A. effettua due versamenti da 5mila euro, per le sponsorizzazioni a favore dell’evento.

Gli impegni assunti dall'ex sindaco 

Ad avviso degli inquirenti l’ex sindaco si doveva impegnare per risolvere le problematiche legate alla modalità di raccolta dei rifiuti presso il noto fast food intervenendo direttamente con la società del servizio raccolta. Ma V.A. avrebbe chiesto all'ex sindaco anche di impegnarsi  al fine di individuare una nuova area dove poter avviare un’ulteriore attività commerciale dove poter vendere i prodotti del fast food. Per gli inquirenti Festa avrebbe avuto un tornaconto nell'organizzazione della manifestazione di febbraio, oltre che il consenso elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative.