Crisi idrica, l'allarme del Prefetto Riflesso: sarà un 2025 difficile

Rossana Riflesso nel bilancio conclusivo, a sei mesi dall'insediamento, non nasconde le criticità

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

"Sono passati solo sei mesi, però sono stati sei mesi estremamente intensi. Mi sembrava opportuno fare una riflessione di chiusura dell'anno, che praticamente è ormai terminato. Quando sono arrivata qui, ho avuto l’impressione di trovarmi in una provincia estremamente tranquilla, forse anche per il confronto con la realtà da cui provengo, un contesto che definirei un po’ assopito. Ma mi sono dovuta ricredere e ho cambiato molto il mio punto di vista". A tracciare un primo bilancio, il prefetto di Avellino, Rossanna Riflesso.

"È vero, si tratta di una provincia abbastanza tranquilla, ma quello che ho notato maggiormente è un senso di orgoglio che questa comunità possiede e che la spinge a voler uscire da uno stato di torpore più attribuito che reale. Ho percepito una forte volontà di valorizzare le eccellenze locali e il carattere della popolazione irpina. È una caratteristica che mi viene spesso confermata e che, credo, debba essere riconosciuta. Per quanto riguarda la sicurezza, la situazione non è particolarmente preoccupante, ma non va sottovalutata. Parliamo pur sempre del Sud e, nello specifico, della Campania, una regione che confina con realtà molto delicate. Anche all’interno della stessa regione ci sono differenze significative che influiscono sulla percezione complessiva. Ad esempio, i numeri relativi ai reati ci ricordano che il problema esiste. Abbiamo discusso più volte di furti e rapine, in particolare di furti in appartamento, che sono fenomeni piuttosto frequenti. Non passa giorno senza che si registri qualche episodio di questo tipo".

Tessuto  economico in evoluzione 

"Questa è anche una realtà con molteplici attività sindacali e sociali. L’ho notato subito: alla prefettura arrivano numerose vertenze e richieste di incontro per cercare soluzioni ai problemi. Ciò dimostra la vitalità di questo territorio, che sorprendentemente vanta industrie d’eccellenza e un’imprenditoria attiva, anche se in trasformazione. L’imprenditoria locale si sta orientando verso settori nuovi, come l’elettronica e la produzione di apparecchiature per la sicurezza, compresi dispositivi destinati all’aeronautica. Questi cambiamenti rivelano un tessuto economico in evoluzione, in cui la prefettura ha un ruolo cruciale".

Numero esiguo di dipendenti in Prefettura 

 "Appena arrivata, ho percepito la necessità di riorganizzare alcune attività della prefettura e di richiedere più personale. Purtroppo, il numero di dipendenti è insufficiente, soprattutto tra i dirigenti, che sono circa la metà di quelli previsti. Stiamo lavorando per ottenere più risorse, anche perché gli impegni sono stati molti. Abbiamo iniziato con il G7, che ha rappresentato uno sforzo enorme ma anche un motivo d’orgoglio per la prefettura e per l’intera provincia".visto che la questione è ormai ben nota. Infine, vorrei citare alcuni dati di cui sono particolarmente orgogliosa. La prefettura non ha alcun arretrato nella gestione delle pratiche, cosa storicamente rara. Siamo anche primi in Italia per i tempi di custodia dei veicoli sequestrati, con una riduzione significativa dei costi rispetto ad altre province. Abbiamo registrato numerosi sequestri di veicoli (576 dall’inizio dell’anno) e revoche di patenti per guida sotto l’effetto di alcol (146) e di sostanze stupefacenti (43). Complessivamente, i ricorsi sono stati solo 32, un numero molto basso rispetto ai provvedimenti adottati. Questo è il risultato del lavoro di un’amministrazione pubblica efficiente e attenta, e credo che sia un motivo di orgoglio per tutti noi.

Questione sicurezza

"Sul fronte della sicurezza, abbiamo avviato numerosi interventi, tra cui la revisione dei protocolli già in essere e l’introduzione di nuovi, come quelli con i tabaccai. Abbiamo inoltre avviato protocolli per il controllo di vicinato con alcuni comuni e stiamo progettando patti per la sicurezza. Questi patti prevedono interventi come l’implementazione della videosorveglianza, il miglioramento dell’illuminazione pubblica e il potenziamento delle forze di polizia locale, che spesso risultano carenti". Il prefetto ha delineato anche gli obiettivi futuri. "Questi obiettivi saranno tra le priorità del nuovo anno. Ho già avviato un osservatorio e a gennaio ne seguirà una seconda tappa. In questi giorni stiamo definendo il calendario delle attività future, che sarà comunicato a breve. Abbiamo intensificato i controlli in alcune aree specifiche, coinvolgendo anche i sindaci, e stiamo affrontando le sfide ordinarie, come la gestione dell’immigrazione. Nonostante il fenomeno migratorio sembri al momento meno pressante, stiamo cercando strutture di accoglienza sempre più adeguate. L’accoglienza è fondamentale e deve essere gestita con consapevolezza e umanità".

Un passaggio sulla crisi idrica

"Un problema concreto per il prossimo anno sarà sicuramente quello dell’acqua. Se già in inverno si verificano difficoltà legate alla scarsa manutenzione delle condutture e alla siccità, è evidente che dovremo affrontare situazioni ancora più critiche. Abbiamo già aperto tavoli di discussione e, in alcuni casi, ottenuto risultati significativi, ma il problema resta di portata ampia".

La questione Aias

"Spero che per l’AIAS si possa intervenire più rapidamente, mentre il problema dell’acqua richiede interventi complessi e costosi. Mi auguro che si stia muovendo qualcosa anche a livello nazionale".