"Stiamo vivendo un vero e proprio dramma, c'è gente che ha utilizzato e sta utilizzando l'acqua essendo all'oscuro di tutto.
Non abbiamo avuto informazioni necessarie fatta eccezione degli articoli comparsi su ottopagine e dell'intervento a nostro fianco del comitato Uniamoci per l'acqua di Grottaminarda che ringraziamo per la solidarietà. Per il resto è buio pesto, la pagina facebook del Comune e ferma alla fine di novembre e a vicoli ed arte in evidenza, ma di questa problematica di carattere igienico sanitario non se ne parla. Come se non si vorrebbe in qualche modo fare rumore abbastanza. Ma la cosa più grave è che non si parla della nostra contrada. Il problema non riguarda solo Bagnara, Santa Barbara e Foresta ma in modo particolare anche Serra. Come mai non viene riportato neppure nell'ordinanza?"
E' l'indignazione da parte dei residenti di contrada Serra. Sono soprattutto i giovani a farsi sentire. "Ci sono persone anziane che non sanno nulla. Non basta affiggere un foglio, un'ordinanza ad un palo. Molte persone non escono di casa e sono all'oscuro di tutto".
Sono in atto come recita l'ordinanza sopralluoghi tecnici mirati all’individuazione delle cause del fenomeno di inquinamento, sia ulteriori scarichi ai contatori e al terminale di rete e sia prelievi di controllo per il monitoraggio dell’acqua distribuita.
Allo stato attuale vi è il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua ad uso potabile, nelle località Bagnara, Santa Barbara e Foresta (fino alla rotonda sulla Via Nazionale -Manna), al fine di salvaguardare la salute e pubblica ed evitare conseguenze alle persone, fino al ripristino delle condizioni di conformità. E aggiungiamo noi, località Serra, da dove sono pervenute le maggiori segnalazioni, riguardo la fuoriuscita di acqua dall'odore nauseabondo.
Cosa andava fatto a nostro avviso? Innanzitutto una diffusione immediata e continua di comunicati stampa come avviene ad esempio in comuni organizzati in tal senso, tipo Grottaminarda, Mirabella Eclano e attraverso la pagina facebook del Comune stesso che non va usata solo in occasione degli eventi. E in casi gravissimi come questi coinvolgere persino un banditore con tanto di megafono come avviene nelle campagne elettorali quando si annunciano i comizi e si gira casa casa fino a raggiungere valloni più sperduti per racimolare e strappare voti anche a persone ammalate, disabili e persino allettate. Durante l'emergenza Covid l'allora commissario straordinario del comune, il vice prefetto Silvana D'Agostino, persona dalle grandi capacità inimitabili, adottò una campagna comunicativa efficace prima con la polizia municipale e successivamente attraverso Liberato Mainiero, figlio del compianto banditore della città Tonino con tanto di altoparlante megafono come accadeva la domenica per le partite di calcio. Nulla di tutto questo. La buona volontà nel fare qualcosa forse c'è pure ma non funziona la macchina dell'informazione. Per non parlare di una minoranza in perenne letargo all'interno del consiglio comunale.
Stamane intanto i rappresentanti delle varie contrade interessate da questa grave emergenza avranno un incontro al Comune per fare il punto della situazione. La vicenda potrebbe essere attenzionata, ce lo auguriamo nelle prossime ore anche dalle forze dell’ordine. Si chiede l'interessamento della procura e della prefettura di Avellino. E' in gioco la salute dei cittadini.