Era accusato, in concorso con un'altra persona (per il quale è stato disposto il rinvio a giudizio), di falsità ideologica, commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, poiché avrebbe falsamente formato una dichiarazione unilaterale di vendita di una vettura inducendo in errore i funzionari del PRA in ordine alla identità del reale proprietario del suddetto veicolo.
Per tale imputazione per il 50 enne di Pietradefusi, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, all'esito del giudizio abbreviato, aveva chiesto una pena pari a 2 anni di reclusione. Di parere opposto il Gup presso il Tribunale di Avellino, dott. Argenio, che accogliendo le tesi difensive (avvocato Mario Cecere) ha mandato assolto l'uomo per non aver commesso il fatto.