Caso suora, sindaco Franza: solidarietà alla chiesa e fiducia nella giustizia

L'amministrazione comunale esprime vicinanza al Vescovo Sergio Melillo, ai sacerdoti e religiose

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La solidarietà da parte dell'amministrazione comunale, al vescovo Sergio Melillo, alla madre superiora Paola Masuccio e a tutte le religiose...

Ariano Irpino.  

“Incredulità e rabbia. E’ ciò che si respira nella comunità. Ovviamente, tutto ammantato dalla fiducia e da un sentimento di solidarietà al Vescovo Sergio Melillo, ai sacerdoti e alle suore della nostra diocesi. La speranza è che si possa fare luce su quanto accaduto, confidando nella giustizia”.

A parlare per la prima volta è il sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza. Lo scandalo della suora arrestata dai carabinieri con l’accusa di furto pluriaggravato e violenza delle cose ha destato profondo sconcerto e inevitabile clamore mediatico. Da giorni la città è sotto i riflettori nazionali.

“In qualità di assessore alle politiche sociali del comune di Ariano Irpino - aggiunge Pasqualino Molinario - ritengo che la vicenda di suor Bernadeth non debba assolutamente mettere in cattiva luce la grande opera delle suore, della congregazione dello Spirito Santo che hanno sempre operato sul territorio a favore delle povertà e del sociale in piena sinergia con l’amministrazione comunale.

Una rete che ha coinvolto anche le associazioni, Caritas e enti del terzo settore. Le indagini faranno il loro corso e sicuramente, siamo convinti che si tratta di un caso isolato, che però non deve screditare la chiesa, le istituzioni e la comunità di Ariano Irpino finita in questi giorni alla ribalta nazionale. Suore che tra l’altro, non va dimenticato, anche durante il Covid ci hanno dato un grande aiuto. Come non ricordare la realizzazione delle prime mascherine, dalle loro mani.

La solidarietà da parte nostra, al vescovo Sergio Melillo, alla madre superiora Paola Masuccio che tra l’altro è originaria della nostra città e a tutte le religiose.

Se la suora ha sbagliato dovrà risponderne soprattutto nei confronti dei tanti fedeli che hanno donato l’oro votivo, poi trafugato. E’ un dolore comprensibile, nessuno avrebbe mai immaginato un caso del genere. Ci auguriamo che si possa giungere al più presto alla verità. Lo chiede un’intera città”.