di Paola Iandolo
Rigettato dal Tribunale di Avellino, il ricorso avverso l'elezione del consigliere Silano Nicola, eletto nella fila della maggioranza nella lista di Gearrdo Galdo. A presentare il ricorso teso a dichiarare l'ineleggibilità di Silano Nicola- e la conseguente invalidità dei risultati elettorali- a causa di una vecchia condanna penale per indebita percezione di erogazioni pubbliche che lo stesso aveva riportato nel 2009, i consiglieri di opposizione Aufiero Antonio, Capone Angelo, Galdo Armando e Fabrizio Graziano.
Una tesi respinta dallo stesso Silano,dal Ministero degli Interni e dalla Prefettura, che costituitisi in giudizio unitamente al comune di Pratola Serra, hanno osservato che il consigliere eletto non aveva riportato la condanna penale per il reato indicato dai ricorrenti, ma solo una condanna per un tentativo di indebita percezione di erogazioni.
E sulla scorta di tale evidenete differenza tra la forma tentata e quella consumta del reato, anche sulla scorta di una sentenza della Suprema Corte, i giudici del tribunale di Avellino, prima sezione civile, presieduto da Raffaele Califano, hanno ritenuta infondata e insussistente la causa di ineleggibilità invocata dai consiglieri di minoranza.
I quattro consiglieri di minoranza, difesi dall'avvocato Angelina Scala, sono stati anche condannati a pagare le spese del giudizio liquidate in euro 7.600,00 per compenso di difesa, sia per Silano Nicola, ed in pari misura per il Comune di Pratola Serra e per il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Avellino.