Ubriaco ha minacciato di uccidere la moglie. Ma stavolta la tragedia è stata evitata grazie alla rapidità delle indagini dei carabinieri e al tempestivo provvedimento giudiziario della magistratura che ha allontanato il marito violento e disposto il divieto di avvicinamento dall'abitazione di famiglia. Stamane la nota ufficiale degli inquirenti in cui si sottolinea "la mirata e tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento: ieri, il personale della Stazione dei carabinieri di Mirabella Eclano, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione di braccialetto elettronico e prescrizione del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna (in particolare la casa familiare) da cui mantenere una distanza di almeno 500 metri e del divieto di comunicare con
la stessa con qualsiasi mezzo". Il marito violento è gravemente indiziato del delitto di minaccia grave ai danni della moglie.
La ricostruzione delle violenze
Le indagini venivano avviate in seguito alla querela sporta il 6.9.2024 dalla persona offesa che rappresentava i litigi con il marito anche sotto l’effetto di abuso di alcolici da parte dello stesso, fino a giungere alla grave minaccia di morte profferita nei confronti della stessa proprio nel settembre 2024. L’attendibilità della denuncia in ordine al complessivo narrato reso veniva confermata dalle testimonianze delle persone informate sui fatti – in particolare i due figli dell’indagato i quali confermavano la natura dei rapporti tra i genitori pur non avendo assistito alla citata minaccia – nonché dalle parole del medico curante dell’indagato a riscontro dell’uso di alcol da parte dello stesso ed ancora dalle annotazioni di servizio della p.g. in ordine agli interventi effettuati presso l’abitazione in altre occasioni ed infine dal racconto di un vicino di casa che confermava di aver udito in alcune occasioni l'uomo urlare nei confronti della moglie.