Inchiesta Dolce Vita, la difesa di Festa: "Intercettazioni travisate"

Alcuni passaggi della memoria difensiva dell'avvocato Luigi Petrillo

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Avellino.  

In attesa delle motivazioni delle decisioni della Cassazione che ha annullato le ordinanze per l'ex sindaco Gianluca Festa, emergono particolari relativamente alle intercettazioni riportate nella memoria difensiva dell'avvocato Luigi Petrillo.  
L'ex sindaco Gianluca Festa  aveva già preannunciato che avrebbe smontato pezzo per pezzo le accuse mosse nei suoi confronti dalla Procura di Avellino. 
Già l'avvocato difensore di Festa, Luigi Petrillo, aveva annunciato di aver svolto delle verifiche tecniche – ovviamente con l'aiuto di un consulente professionista, l'ingegnere Cocozza  – per analizzare le intercettazioni, le stesse che avrebbero incastrato Festa. 
La consulenza tecnica  "smonta" e "riscrive" alcuni passaggi delle intercettazioni cardine dell'impianto accusatorio, come già emerso nel corso della conferenza stampa svoltasi venerdì scorso al Circolo della Stampa.
Nessun passaggio di denaro per la difesa 
Dalla consulenza affidata all'ingegnere Cocozza - che ha analizzato le intercettazioni acquisite dagli inquirenti durante la fase delle indagini - emergono diverse incongruenze. Termini ai quali sono stati attribuiti significati completamente diversi che forniscono una lettura, dei discorsi intercettati, fuorviante. Le verifiche tecniche svolte dal consulente hanno disvelato chiarissimi travisamenti nella trascrizione delle intercettazioni. L'avvocato Petrillo in conferenza ha detto di aver ascoltato decine di volte quegli audio che disvelerebbero chiarissimi fraintendimenti nella trascrizione delle conversazioni, che hanno modificato sostanzialmente il senso e il significato delle stesse. 
In particolare quelli relativi al presunto giro di soldi, con la consegna del denaro avvenuta in macchina tra Guerriero e Festa. In questa circostanza avviene una trascrizione con nomi e cognomi. Per la difesa di Festa il contenuto dell'intercettazione dimostra inconfutabilmente che Guerriero consegna all'ex sindaco degli oggetti che rappresentano dei regali di Natale e non assolutamente delle tangenti. 
Emerge l’errata trascrizione della parola "Marinelli". Per la difesa di Festa si fa riferimento al "noto marchio della sartoria napoletana Marinella" in particolare ad una borsa da donna che successivamente l'ex sindaco regalerà alla madre. Ed ancora in merito alla fonia, mentre la pubblica accusa trascrive “questo è di Marcello” dalle indagini difensive portate avanti dall’avvocato di Festa, emergono parole diverse “questa è molto bella”. Espressione con la quale si fa riferimento ad una bottiglia di champagne.
Il nome fantomatico di Guerra 
"Con Guerra abbiamo chiuso", intercettazione che porta addirittura gli inquirenti a dire "abbiamo chiuso   potrebbe rappresentare l'epilogo di una serie di dazione che si concludono con l'ultima tangente". Dalle verifiche effettuate dall'ingegnere Cocozza - su richiesta della difesa dell'ex primo cittadino -  invece è emerso "incomprensibile for you". Per cui il consulente precisa che non comprende come si sia arrivati ad identificare e definire, in questa affermazione, il nome del fantomatico Guerra e come si sia potuto addirittura ipotizzare e ricostruire che per lui, non solo si trattava di tangente, ma che addirittura era l'epilogo di una serie di esse. Nella memoria difensiva depositata al Tribunale del riesame ci sono altri passaggi che riguardano gli appalti e i rapporti con gli imprenditori e altre vicende di cui il Festa viene accusato e che, nel caso la Cassazione dovesse salvare le intercettazioni, verranno smontate  pezzo per pezzo.