Dolce Vita, Vannetiello: "Intercettazioni inutilizzabili in tre atti difensivi"

Gli avvocati Petrillo e Vannetiello hanno evidenziato diversi vizi nei decreti autorizzativi

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Cresce l'attesa per la decisione dei giudici della Sesta Sezione della Corte di Cassazione. Intanto i due legali di Festa - nei due ricorsi discussi in due distinte udienze svoltesi davanti ai giudici ermellini - hanno evidenziato una pluralità di vizi che sono afferenti alle intercettazioni. Ad illustrare i motivi dei ricorsi l'avvocato Dario Vannetiello: "devo dire che il collega Luigi Petrillo che ha difeso il sindaco nella precedente inchiesta che si è conclusa con l'ordinanza di rigetto emessa dal tribunale del Riesame di Napoli, già aveva introdotto alcuni temi interessanti relativi alla illegittimità delle intercettazioni e affianco a quei temi già introdotti dal collega, si sono aggiunti i nuovi temi che io ho lanciato sul tappeto e nei giorni scorsi depositato in tre distinti atti difensivi con i quali abbiamo cercato di dimostrare che sono inutilizzabili sia le intercettazioni ambientali audio video negli uffici del sindaco sia le intercettazioni telefoniche sia le intercettazioni che sono avvenute nelle autovetture in uso al sindaco e sia le intercettazioni che sono avvenute tramite trojan".

Insussistenza della gravità indiziaria

"Abbiamo cercato di dimostrare l'insussistenza della gravità indiziaria rispetto ad ognuno dei reati - per la verità gravi ha proseguito Vannetiello - che sono stati contestati all'ex sindaco. E' lo stesso procuratore generale che ha evidenziato un vulnus, una una lacuna della ordinanza nei termini poc'anzi da me descritti però trattasi diciamo di un risultato di scarso rilievo rispetto a procedimenti che vedono contestazioni gravissime quali insomma la pluralità di episodi di corruzione peculato".

Vizio nei decreti autorizzativi

"Ho sollevato anche un vizio afferente alla motivazione dei decreti autorizzativi delle intercettazioni svolte. Si tratta di un cavillo è una questione giuridica complessa e sarà senz'altro una decisione che contribuirà ad arricchire il ricco panorama giurisprudenziale di legittimità che esiste in Italia. Non è mia abitudine fare previsioni, quello che le posso dire sono molto contento dell'attenzione mostrata dalla Suprema Corte per l'intera udienza iniziata, seguendo attentamente il collega Petrillo e che si è conclusa seguendo con attenzione il mio intervento. Sono molto contento del nostro lavoro e del mio lavoro e già questo per me è sufficiente. Già mi sento appagato".