di Paola Iandolo
Asta Pagliarone, in aula torna l’ex socio di Costantino Giordano per sottoporsi al controesame. Gennaro Pascale ha precisato “Ho consegnato anche un video in cui Costantino Giordano si è presentato con Nicola Galdieri; chiaramente per risolvere le questioni che avevamo in sospeso dopo i dissidi”. Rispondendo alle domande dell'avvocato Antonio Brigante, Pascale ha confermato ancora una volta il suo ruolo di socio di fatto della Monteforte Srls, intestata alla moglie. Pascale ha raccontato in aula del suo rapporto con Livia Forte: "avevamo solo un rapporto di tipo professionale; nella fattispecie, eseguivo gli ordini per il ristorante 'It's OK". In merito all'asta Pascale ha precisato che la "Forte almeno inizialmente, non mi disse nulla. Da parte sua non ci fu alcun avvertimento" quando però "per il sopralluogo propedeutico all'asta venne Armando Aprile non dissi nulla, ma mi allarmai perché sapevo che lui era socio di Livia Forte, e lo spiegai anche a Costantino Giordano". Pascale prosegue nella sua ricostruzione. "Giordano mi disse di andare da Alfio Galdieri (non indagato) e vediamo cosa ci dice". "Il nostro incontro non durò più di un quarto d'ora, e Alfio ci chiese qualche giorno di tempo per reperire informazioni e che ci avrebbe aggiornati”. Nel lungo controesame Pascale ha precisato "di aver ricevuto una richiesta economica e l’ho saputo da Costantino Giordano”. Circostanza fortemente contestata dalla difesa di Nicola Galdieri, l'avvocato Gaetano Aufiero in quanto difforme a quantro reso durante le sit. Pascale prosegue e chiarisce ulteriormete "Nicola Galdieri è subentrato in seguito ma, almeno inizialmente, io non l’ho mai visto. Poi mi ha chiesto il denaro, 120mila euro per non far partecipare all’asta del ristorante Aprile". Mentre l'avvocato Gerardo Di Martino si è soffermato sugli aspetti tecnici del sistema di videosorveglianza e sul video depositato da Pascale in aula.
La consegna dei 70mila nella mani di Nicola Galdieri
Pascale ha raccontato anche della consegna dei primi 70 mila euro a fronte dei 120mila richiesti da Nicola Galdieri. "I restanti 50mila dovevano essere rateizzati. Duemila euro al mese. Il pagamento fu sospeso quando si decise di procedere per vie legali. Stamane Pascale ha ribadito ancora una volta le parole di Livia Forte: 'Non vi lamentate, poi, se qualcuno si prende il bene all’asta". Il processo dopo la conclusione del controesame di Pascale è stato rinviato al 15 novembre.
La genesi
Il processo che vede imputati - Nicola Galdieri, Renato Freda, Armando Aprile e Costantino Giordano - è quello nato dalle dichiarazioni dell'indagata nel processo "Aste OK" Livia Forte sull’asta dell'ex ristorante O'Pagliarone.I quattro sono accusati a vario titolo di di estorsione aggravata dal metodo mafioso e riciclaggio nei confronti degli stessi. L'ex sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano,è accusato di aver concorso insieme al presunto boss del Nuovo Clan Partenio Nicola Galdieri all’imposizione di una quota di 120 mila euro per consentire che l’asta fosse aggiudicata dalla Monteforte Srls.