"Cosimo e Roxana per sempre insieme", Atripalda sotto choc per la tragedia

Travolti a Capaccio da un automobilista ubriaco. Il comune pensa di costituirsi parte civile

cosimo e roxana per sempre insieme atripalda sotto choc per la tragedia

Il parroco: "Due vite spezzate dalla morte ma unite da un percorso di vita che ha portato i suoi frutti"

Atripalda.  

Grande commozione nella chiesa di Sant'Ippolisto dove si sono svolti i funerali di Cosimo Spagnuolo e Roxana Arena, i due centauri di Atripalda, travolti e uccisi da un'automobilista ubriaco (poi deceduto anche lui) lungo la strada che da Capaccio porta ad Agropoli.
Toccante l'omelia di Don Ranieri Picone che ha espresso a nome di tutta la comunità la vicinanza alle due famiglie: "La loro morte così tragica e inaspettata lascia il nostro cuore nello sgomento, nel dolore, nello smarrimento. Un momento difficile, di dolore, tremendo, umanamente inaccettabile – prosegue don Ranieri – perché siamo essere umani e fragili e non accettiamo la morte soprattutto quando 
viene in questo modo". Don Ranieri conosceva benissimo la coppia: "Cosimo e Rossana erano uniti in un percorso di vita, si sono  incontrati e conosciuti. Hanno vissuto e condiviso momenti bellissimi ma anche situazioni difficili. Perché la vita ce ne riserva tante di situazioni difficili, ma a loro modo sono andate avanti. Due persone stimate che tutti hanno voluto bene".

"Cosimo un grande uomo impegnato nel lavoro (era dipendente dell'azienda Mastroberardino), dal grande senso di altruismo. Che sapeva stare insieme ad altri ma con grande senso di riservatezza e discrezione. Rossana, una donna dalla grande dolcezza. Due vite spezzate dalla morte ma unite da un percorso di vita che ha portato i suoi frutti".

"Davanti a queste due bare - ha continuato il parroco - bisogna seguire la strada non della rassegnazione e dell’amarezza. Loro vorrebbero che noi prendessimo oggi la strada della vita, che loro hanno amato. E uniti nella morte ci hanno insegnato ancora che la vita è più forte della morte". Il sindaco Paolo Spagnuolo ha preannunciato la possibilità per il comune di Atripalda di costituirsi parte civile.