Avellino: rapine in villa, tre serbi e un italiano domani davanti al gip

I quattro sono accusati di rapina e tentata rapina aggravate, lesioni personali e sequestro

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Atripalda.  

di Paola Iandolo 

I componenti della banda che sequestrarono, legarono, picchiarono e rapinarono in casa i familiari del farmacista ad Atripalda e quella dell'imprenditore a Grottaminarda verranno sentiti domani mattina dal gip del tribunale di Avellino: tre serbi di 47 anni, già detenuto in Spagna sempre per rapina, considerato il capo dell'organizzazione, un 26enne, un 32enne e un napoletano di 51 anni.

 La violenza

Episodi che misero in allarme l'intera provincia. Ad arrestarli i carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, coadiuvati da quelli dei reparti territorialmente competenti. I quattro devono rispondere di rapina e tentata rapina aggravate, lesioni personali e sequestro di persona in concorso.
La banda aveva base a Mondragone, in provincia di Caserta. Potrebbero avere avuto contatti con basisti locali.  La gang si muoveva a bordo di cinque vetture, alcune rubate e mai ritrovate e altre prese a noleggio. Veicoli che sarebbero serviti per i sopralluoghi prima dei raid e poi per compiere i colpi. I fatti avvennero nel mese di giugno dello scorso anno.

E si registrarono nel giro di qualche giorno. Ad Atripalda vennero prese di mira due ville dei familiari del farmacista in contrada Cerzete. In una la rapina fu portata a termine: i proprietari furono sequestrati, brutalmente malmenati e minacciati per farsi consegnare soldi e preziosi. Nell'altra abitazione, i banditi non riuscirono nel loro intento. Qualche giorno dopo a Grottaminarda, la stessa terribile sequenza ma ancora più violenta ai danni dell'imprenditore e di suo figlio. Vennero selvaggiamente picchiati e derubati di preziosi e di effetti bancari per oltre due milioni di euro.