La bara di Bilal portata sul ring: un campione vero non muore mai

L'addio commovente al 19enne di Mirabella Eclano promessa del pugilato italiano

L'ultimo ring di Bilal

Mirabella Eclano.  

Lo hanno portato a spalla, sotto un sole bollente dalla casa funeraria Terrazzano alla vicina palestra che lo ha visto diventare campione di pugilato. 

Un'onda indescrivibile di calore e un applauso interminabile ha accompagnato, tra le lacrime la bara di Bilal direttamente sul ring. 

E' così che familiari e amici insieme al maestro Sandro Froncillo hanno voluto salutarlo per l'ultima volta prima di fare tappa davanti alla sua abitazione e dirigersi poi nel cimitero di Avellino.

La comunità marocchina ha espresso un sincero ringraziamento al popolo mirabellano, al sindaco Giancarlo Ruggiero e a quanti in vari modi e forme si sono dimostrati solidali in questo momento di grande dolore.

"Era un ragazzo che amava la vita e i suoi amici. Ma soprattutto amava la boxe, che per lui non era solo uno sport, ma uno stile di vita, un mezzo di salvezza e riscatto. La sua famiglia era al primo posto a attraverso proprio la boxe avrebbe voluto aiutarla a vivere una vota più dignitosa. Un ragazzo perbene. L’orgoglio della comunità marocchina. Grazie per la vicinanza. Non siamo mai rimasti soli".

La commozione del maestro Froncillo rivolgendosi a Bilan: "Mi avevi promesso che non avresti mai messo la tua vota nelle mani di altri. Ma così purtroppo non è stato. E io avevo uno strano presentimento. Eri diventato finalmente un cittadino italiano, dopo aver subito anche ingiustizie, razzismo e ti attendevano sfide importanti. La tua assenza è pesante. Non lo so se riuscirò ad andare avanti, devo farlo per gli altri ma sarà dura venire qui dentro, ho paura di restare solo."

Il sindaco Giancarlo Ruggiero sin da subito vicino ai familiari personalmente e insieme all'amministrazione comunale ha deposto una bandiera italiana sulla bara di Bilan: "E' l'omaggio ad un nostro concittadino, amico di tutti. Una persona che ha vissuto in questa terra. Ha studiato qui, i suoi amici sono qui. Noi tutti abbiamo potuto apprezzarlo per la sua bontà, gentilezza e senso di fratellanza. Ha portato in alto il nome dell'Italia e di Mirabella. Ha saputo inserirsi in maniera perfetta nel tessuto sociale di questa città. Un ragazzo amato da tutti come lo sarà per sempre la sua straordinaria famiglia."