di Paola Iandolo
Erano stati denunciati per coltivazione e detenzione di 7 piante di canapa indica dell'altezza di 110 cm, rinvenute dai Carabinieri di Avellino la mattina dell'8 Ottobre 2020 in un appartamento situato nel rione San Tommaso di M.D., classe 1986, e P. V., classe 1963. I due avevano sin da subito professato la propria estraneità alla vicenda, dichiarando ai carabinieri - che alle 6:00 di mattina si erano presentati nella loro abitazione, coordinati dal maresciallo Del Grosso - che le piante rinvenute non erano di loro proprietà, bensì del padre di M.D., il sessantottenne pluripregiudicato M.G. - per il quale si procede a parte - che immediatamente aveva rivendicato la proprietà di tutto quanto caduto in sequestro. Infatti, oltre alle 7 piante, veniva rinvenuto anche un bilancino di precisione, nascosto in una intercapedine, e materiale per il confezionamento della sostanza.
La pubblica accusa
Secondo l'assunto accusatorio il giovane M.D. e la donna P. V., rispettivamente figlio e compagna convivente di M.G., non potevano non sapere e non partecipare alla attività di coltivzione delle piante di canapa presenti nell'appartamento dove tutti e tre vivevano. Per tale motivo anche il giovane e la compagna del padre, entrambi incensurati, venivano denunciati e rinviati a giudizio.
La decisione del tribunale
Nella giornata di oggi, dopo 2 anni di processo e decine di testi sentiti, i due imputati, entrambi difesi dall'avvocato Rolando Iorio, sono stati mandati assolti dal Tribunale di Avellino, presieduto dal giudice Lorenzo Corona, con formula piena per "non aver commesso il fatto". Il Pubblico Ministero presente in aula, anche sulla scorta delle dichiarazioni rese in Tribunale dai Carabinieri intervenuti che avevano ricordato le condotte di ostruzionismo poste in essere dalla donna e soprattutto dal giovane nel corso della perquisizione domiciliare, aveva invece chiesto una condanna a pena detentiva. I due, invece, sono stati mandati assolti per non aver commesso il fatto in accoglimento della tesi difensiva.