Solofra, truffa bonus facciata: l'avvocato lunedì comparirà davanti al gip

Il legale sottoposto agli arresti domiciliari sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia

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Solofra.  

di Paola Iandolo 

Solofra -  L'avvocato F.F. difeso dall'avvocato Raffaele Tecce, comparirà lunedì davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia. L'avvocato, sottoposto agli arresti domiciliari, è accusato di  truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro di provenienza illecita, riciclaggio ed autoriciclaggio di ingenti crediti di imposta, illecitamente acquisiti per inesistenti lavori edili relativi ai bonus facciata.

Gli altri indagati

Nella stessa indagine risultano coinvolte altre nove persone, indagate per riciclaggio dei proventi illeciti ottenuti. Eseguito anche il sequestro preventivo di una somma pari 319mila euro, mediante acquisizione delle disponibilità patrimoniali dell'indagato. Le attività investigative hanno beneficiato della proficua collaborazione dell'Agenzia delle Entrate, grazie anche alla sottoscrizione di uno specifico protocollo d'intesa, stipulato, su iniziativa della Procura, tra l’Agenzia, la Procura della Repubblica di Avellino ed il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Avellino.

Le anomalie

 Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino ha segnalato alla Procura alcuni soggetti, poi destinatari anche di un'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere. In particolare, le indagini precedentemente svolte hanno permesso di acquisire elementi che hanno portato a scoprire inesistenti i lavori di rifacimento della facciata di un vetusto immobile a Solofra, dichiarati eseguiti, alla fine del 2021. Ciò avrebbe permesso agli indagati di incassare crediti di imposta inesistenti relativi a Bonus Facciata per un totale di 3.815.000,00 euro. Gli stessi crediti sarebbero stati poi ceduti con diversi atti di trasferimento, al fine di dissimularne la provenienza, ad altri soggetti, con il risultato di essere in parte anche monetizzati presso un istituto di credito, consentendo un indebito profitto di 300.885,88 euro.