Operazione "Tabu": diverse le perquisizioni eseguite anche ad Avellino

Le indagini proseguono anche sul materiale sequestrato ad Avellino

operazione tabu diverse le perquisizioni eseguite anche ad avellino
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Le indagini sull'operazione denominata "Tabu" da Catania sono state estese anche ad Avellino. Ad eseguirle gli uomini della polizia postale. Ma sono diverse le città italiane dove gli agenti hanno effettuato delle perquisizioni: Roma, Milano, Brescia, Varese, Bergamo, Catanzaro, Bari, Foggia, Torino, Cuneo, Genova, Imperia, Livorno, Prato, Ravenna, Ascoli Piceno. ll materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni è al vaglio dei magistrati inquirenti e della Polizia Postale per ulteriori approfondimenti investigativi utili anche all’identificazione delle piccole vittime e dunque potrebbero esserci ulteriori sviluppi nell'inchiesta.

Le misure

Sono nove gli arresti in flagranza effettuati dalla polizia di Stato nel corso di una vasta operazione denominata “Tabu'”, su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online, coordinata dalla procura distrettuale di Catania. L’indagine, condotta dal Centro operativo per la Sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Catania, ha consentito di indagare 26 persone in tutta Italia per detenzione e divulgazione di materiale pedoporpornografico, sottoposte a perquisizioni personali ed informatiche.

Le indagini

Le investigazioni, coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia Online (Cncpo) del Servizio Polizia postale, hanno preso avvio da una complessa attività di analisi informatica su alcuni dispostivi elettronici sequestrati a un indagato, arrestato mesi fa per le stesse condotte, sui quali – all’interno di una piattaforma di messaggistica – erano stati trovati gruppi dediti allo scambio di immagini e video raccapriccianti, con abusi anche su bambini piccolissimi. Meticolose e complesse indagini anche di natura estremamente tecnica hanno portato all’identificazione dei soggetti attivi sui gruppi, nei confronti dei quali la procura ha emesso provvedimenti di perquisizione personale ed informatica.